Cellulari, via libera della direttiva Ue sul caricabatterie unico: ecco cosa cambia per gli utenti

Cellulari, via libera della direttiva Ue sul caricabatterie unico: ecco cosa cambia per gli utenti
Dimenticate i cassetti pieni di cavi. O di dovervi aggirare a una festa alla ricerca di un caricabatterie compatibile per rianimare il vostro iPhone e continuare a postare su...

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Dimenticate i cassetti pieni di cavi. O di dovervi aggirare a una festa alla ricerca di un caricabatterie compatibile per rianimare il vostro iPhone e continuare a postare su Instagram. In Europa siamo all’ultimo miglio negoziale per trovare l’intesa sul caricabatterie universale (e la porta di ricarica unica) in tutta l’Ue. Uno standard uniforme e un cavetto per tutti i dispositivi elettronici degli europei, insomma: smartphone e tablet, certo, ma anche fotocamere, auricolari, speaker e così via. E qualcuno chiede pure l’estensione ai computer portatili. A meno di un anno dalla proposta della Commissione, oggi a Strasburgo - a margine della plenaria del Parlamento europeo - si terrà l’ultimo round di trattative fra eurodeputati, esecutivo Ue e presidenza francese del Consiglio (in rappresentanza dei governi dei Ventisette).

L’intesa è a portata di mano per un provvedimento altamente simbolico con cui l’Europa vuole sì indicare la rotta al resto del mondo nella sua crociata contro Big Tech, ma in prima battuta anche semplificare la vita quotidiana dei cittadini-utenti e ridurre, al tempo stesso, le montagne di rifiuti elettronici (si calcola siano circa 11mila tonnellate l’anno). Pensate, del resto, quanti cavi in meno in borsa o nello zaino se (quasi) tutti i “device” hanno la stessa uscita. Il testo che dovrà ricevere il via libera oggi prevede che la maggior parte dei dispositivi ricaricabili tramite cavo dovrà obbligatoriamente avere una porta di ingresso Usb-C, quella cioè in uso da anni sulla gran parte dei dispositivi Android. Il principale obiettivo della stretta regolatoria Ue è infatti Apple: il produttore di iPhone e iPad usa la tecnologia di proprietà Lightning, che potrebbe sparire in virtù del provvedimento, perlomeno sul mercato Ue, già a partire dall’iPhone 15.

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Il calendario per l’entrata in vigore della riforma rientra fra i punti da definire nelle trattative dell’ultima ora: il Parlamento vuole che il giro di vite sia già effettivo nel 2025, mentre i governi e l’esecutivo Ue chiedono tempi più lunghi per la transizione. Tra le questioni in sospeso pure l’estensione del caricabatterie unico ai pc. 

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Il Messaggero