Apple Pay, inizio in salita per il nuovo sistema di pagamento con iPhone: le catene Usa lo boicottano

Tim Cook mentre presenta Apple Pay
Gli applausi della platea in visibilio durante la presentazione di Tim Cook sembravano convincere anche i più scettici che Apple. Pay sarebbe stato lo strumento giusto per...

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Gli applausi della platea in visibilio durante la presentazione di Tim Cook sembravano convincere anche i più scettici che Apple. Pay sarebbe stato lo strumento giusto per rivoluzionare i pagamenti. Può anche darsi. Ma non per ora.




Questo è il responso dopo il debutto avvenuto lo scorso lunedì negli Usa, e non certo per il numero di utenti che hanno provato o giudicato il servizio. Il problema è a monte, bisogna guardare cioè alle aziende: da una parte ci sono quelle che hanno colto la palla a balzo e supportato subito il sistema sviluppato a Cupertino, dall'altra invece quelle che non vogliono nemmeno sentirne parlare.



Queste ultime sono senza dubbio le più dinamiche perché all'indomani dell'esordio di Apple Pay hanno calato la contromossa disabilitando il supporto all'NFC (la tecnologia Near Field Communication), elemento che quando è condiviso da due device consente la connessione tra smartphone (iPhone 6 in questo caso) e il sistema di pagamento dei venditori consentendo di concludere l'acquisto in modo veloce e sicuro. Annullando il modulo, di fatto si cancella il servizio.



Se alcune società hanno voltato le spalle dopo aver puntato su Apple Pay (come le catene farmaceutiche CVS e Rite Aid), la questione si è allargata con le piccole catene che adesso appoggiano le resistenze dei vari Wal-Mart, Best Buy, Gap. Che non fanno autogol bensì difendono CurrentC, il loro sistema di pagamento contactless, avviato nel 2012 e che dovrebbe arrivare sul mercato entro il prossimo anno. Al contrario di Apple Pay, qui non c'è NFC ma la scansione del codice QR per avallare la transazione.



Aggiungendo a questo intoppo il duello con Paypal, pronta a tutto pur di non perder terreno a vantaggio del gigante hi tech, si capisce allora che in casa Apple bisogna rivedere alcune cose e farlo pure in fretta. Specie per affrontare CurrentC, sistema che non coinvolge le banche, anzi si fonda proprio sulla mancanza di intermediari e si rivolge direttamente ai commercianti che, con l'opportunità di azzerare le spese per i pagamenti e offrire un servizio rapido e indolore, punteranno forte sul nuovo venuto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero