Aerospazio, nel Nordest un giro d'affari da 1,5 miliardi di euro

Federico Zoppas
Il Veneto si mette in rete con Air per sviluppare ulteriormente il settore aeronautico e quello aerospaziale che nel Nordest hanno già centri d’eccellenza con un giro...

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Il Veneto si mette in rete con Air per sviluppare ulteriormente il settore aeronautico e quello aerospaziale che nel Nordest hanno già centri d’eccellenza con un giro d’affari da oltre 1,5 miliardi di euro.

E nel maggio del 2023 si terrà un forum internazionale a Venezia che dovrà lanciare definitivamente “in orbita” le imprese di settore. «I nostri obiettivi sono favorire lo sviluppo delle aziende che operano nel settore aerospazio e aeronautico – spiega Federico Zoppas, presidente di Air (acronimo di Aerospace Innovation and research) e ai vertici del gruppo di famiglia – e supportarle nella relazione con i soggetti primari italiani e stranieri attivi in questo comparto per fare in modo che si possa creare un ecosistema tra territorio, università e aziende. Il nostro settore è fatto da moltissime piccole e medie imprese che hanno una funzione decisiva: le grandi imprese da sole non hanno tutte le competenze per risolvere le problematiche. Start-up e Pmi riescono a colmare questo gap tecnologico in maniera agile e veloce. Air rappresenta una grande opportunità per le aziende venete di fare gruppo, crescere di numero e cogliere il grande trend di investimenti attualmente in atto: c’è un mondo ricco di opportunità che nel 2040 vedrà il giro d’affari del settori raddoppiare a mille miliardi di dollari». Air è composta dalle 4 università venete (Venezia con Ca’ Foscari e Iuav, Padova e Verona), è rappresentata giuridicamente dal Consorzio aerospaziale e cosmonautico Co.Si.Mo (i cui soci fondatori sono Irca-Zoppas Industries, Isoclima e Fondazione Univeneto) ed è partecipata da oltre 45 aziende che generano un fatturato aggregato di circa 1,5 miliardi di euro per 4.500 addetti complessivi che operano tra aerospazio e aeronautico. Il Veneto non si inventa oggi la propria vocazione nel settore, basti pensare al ruolo avuto da un docente storico dell’ateneo di Padova come Giuseppe Colombo, uno dei padri dell’Agenzia spaziale europea, e oggi dal professor Stefano Debei, promotore di Co.Si.Mo e docente di Misure per lo Spazio e Robotica Spaziale all’università di Padova e componente del Comitato Tecnico Strategico istituito dalla Regione Veneto (e coordinato da Veneto Sviluppo) proprio per i temi legati all’aerospazio. «Non stiamo parlando però solo di viaggi spaziali – spiega ancora Zoppas – ma anche di servizi per gestire le informazioni che arrivano dai satelliti e che servono nella vita quotidiana come in agricoltura, nella sanità, fino alla prevenzione e riduzione dei rischi di origine naturale o di origine antropica». Un grande affare da coltivare. «Nel maggio 2023 a Venezia ci sarà un importante appuntamento internazionale – ricorda Zoppas – lo space meeting Veneto, che si concentrerà sugli strumenti finanziari legati all’economia per finanziare progetti e start-up, meeting tra gli operatori e focus su agritech e wine tech, le tecnologie spaziali a disposizione dell’agricoltura e del comparto vino».

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Il Messaggero