Zoff: «Non è stato facile, ora va meglio»

Zoff: «Non è stato facile, ora va meglio»
Zoff sta meglio e riprende a parlare di calcio. Il portiere della nazionale campione del mondo nel 1982 e simbolo del calcio italiano ha rassicurato sulle sue condizioni di...

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Zoff sta meglio e riprende a parlare di calcio. Il portiere della nazionale campione del mondo nel 1982 e simbolo del calcio italiano ha rassicurato sulle sue condizioni di salute, che gli erano costate un lungo ricovero alla fine del 2015. «Sto quasi bene» ha detto ai microfoni di Radio anch'io lo sport'. «Non è stato facile, ma va bene così» ha aggiunto l'ex campione riferendosi al suo stato di salute, dopo l'infezione virale che l'ha colpito nei mesi scorsi.


A dimostrazione della salute migliorata, anche la voglia dell'ex calciatore di parlare di Nazionale e dei prossimi europei, di campionato e degli eterni paragoni fra lui e Buffon. Agli Europei «sulla carta -ha detto Zoff- l'Italia non rappresenta il massimo, ci sono nazionali più forti. Ma partire senza pennacchi per noi è importante, la storia lo insegna». Grande la fiducia nel ct Conte: «ha dato un contributo notevolissimo sull'aspetto del gioco». Quanto allo scudetto, Zoff sceglie la Juventus: «Si è riproposta decisamente, ha fatto una rimonta dimostrando di essere sempre pericolosa. È una squadra abituata a stare lì, è la squadra che ha più possibilità», ha commentato. «Poi ci sono altre 4-5. Napoli e Fiorentina giocano bene, l'Inter è robusta ed è in testa. La Roma ha iniziato male ma ha delegittimato l'allenatore in estate non convocandolo per la campagna acquisti e togliendogli il preparatore atletico. Ma hanno ancora possibilità». «Il più forte tra me e Buffon? Lascio il giudizio a voi tecnici...». Così l'ex campione sull'eterno paragone tra lui e l'attuale portiere della Juventus e della Nazionale. Pur meritandolo, nè Zoff nè Buffon sono mai riusciti a vincere il prestigioso Pallone d'Oro, ma secondo il tecnico «è giusto che il premio vada ai Messi, ai Ronaldo. Sono giocatori che hanno qualcosa di diverso, sono creativi, fanno tanti gol e il gol è l'espressione del calcio». «Il portiere non crea, può essere bravo, intuitivo, ha grandi meriti ma - ha sottolineato Zoff - quando arrivano i fenomeni che inventano e fanno un sacco di gol, è giusto che siano loro a vincere il Pallone d'Oro. Io son arrivato secondo nel 1973 ma quell'anno ha vinto Cruijff, non potevo permettermi di dire 'lo meritavo io...'. Sono giocatori che segnano un'epoca, giusto che abbiano le onorificenze dovute».
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Il Messaggero