Zoff: «Inzaghi si merita di più del record. Immobile è giusto stia tra i grandi»

Zoff: «Inzaghi si merita di più del record. Immobile è giusto stia tra i grandi»
 Napoli ha tagliato il traguardo delle 203 panchine con la Lazio. Simone Inzaghi ha superato il mito Dino Zoff. Che effetto le fa che a riuscirci sia stato un suo...

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 Napoli ha tagliato il traguardo delle 203 panchine con la Lazio. Simone Inzaghi ha superato il mito Dino Zoff. Che effetto le fa che a riuscirci sia stato un suo “allievo”?

«Mi fa molto piacere. Sono davvero contento per lui. Ha fatto molto bene in questo periodo alla Lazio ed giusto così. Anzi mi auguro che ne faccia ancora tante altre in biancoceleste». 
Lei si aspettava un exploit così da Inzaghi?
«E’ sempre stato un ragazzo a modo. Si è sempre comportato molto bene ed è stato un bravo calciatore. Molto attento ai particolari e questo fa la differenza. Avendolo “vissuto” da calciatore ho sempre immaginato potesse fare bene come allenatore e infatti ci sta riuscendo alla grande».
In cosa può ancora migliorare?
«Si migliora con il tempo. La vita ci propone sempre cose diverse. Bisogna sempre guardare avanti con la voglia costante di imparare».
Simone Inzaghi ma anche Ciro immobile. Capocannoniere e Scarpa d’Oro. Eguagliato anche Higuain con 36 gol. Eppur qualcuno è ancora critico nei suoi confronti
«Ha fatto più di 100 gol con la Lazio ma cosa gli vogliamo dire a Immobile? Sono più di due anni che va alla grande. Ha tutte le carte in regola per stare con i grandi del calcio. Nel corso degli anni ha avuto un grande processo di crescita ed è giusto che ora raccolga i frutti del suo impegno».
Però molti gli rimproverano pochi gol europei e in Nazionale
«Posso dire che è vero che in serie A si segna un po’ di più rispetto ai miei tempi ma Immobile ne ha fatti tantissimi. In Nazionale non è facile emergere. Nel corso della storia troviamo tanti giocatori che hanno fatto fatica con la maglia Azzurra».
Tornando alla Lazio cosa le è mancato per vincere lo scudetto?
«Io credo che abbia avuto problemi appena ricominciato perché alla fine è tornata brillante. Magari non è riuscita a riattaccare la spina nel modo giusto. Fisicamente forse le è mancato qualcosa».
Cosa deve fare nel prossimo campionato per restare lì?
«Non deve spaventarsi. Ecco non deve pensare subito alle tre gare in una settimana come un problema. Questo in passato qualche problemino lo ha sempre comportato. E poi chiaro che la rosa vada rinforzata, ma in questo credo che il ds Tare sia bravissimo».
Possiamo dire che la Juve ha vinto lo scudetto più per mancanza di avversari che per suo meriti?
«Non diciamo fesserie. La Juventus ha vinto lo scudetto perché ha una rosa straordinaria. Anche in condizioni non ottimali è riuscita a vincere lo stesso. Questo succede quando ha grandi giocatori che nei momenti difficili riescono comunque a fare la differenza».
Che ne pensa di Sarri? Molti lo hanno criticato dicendo che non è da Juve
«Ha vinto lo scudetto e ha buone chance in Champions. Io penso che se ne dicano troppe». 
C’è qualcosa di questo campionato che proprio non le è piaciuto?
«Mi ha deluso il Var. Si fischia esageratamente tutto. Non è possibile giocare al calcio in questa maniera. I falli di mano ad esempio sono diventati un problema enorme. Rigori a non finire. E poi ogni scontro di gioco è un cartellino giallo. Così si perde lo spirito del gioco. Il Var in alcuni situazioni è uno strumento straordinario penso al fuorigioco o ai gol dubbi. Ma per il resto va rivisto. Sta intervenendo troppo».
Questo condiziona anche gli arbitri? 

«Gli arbitri sono in difficoltà perché si vuole intervenire sempre col Var. La macchina non è sempre perfetta. È fredda. Con il Var non si può capire l’intensità di una spinta o la sceneggiata di un giocatori. In questi casi è la sensibilità dell’arbitro a fare la differenza. Io credo che vada rivisto un po’ il metodo d’applicazione».
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Il Messaggero