Roma, Zaniolo è in ritardo: i Friedkin coinvolgono un altro specialista

Zaniolo (foto Gino Mancini)
«Senza tregua». Di queste due parole Nicolò Zaniolo ne ha fatto una legge che segue ogni giorno da quel maledetto 7 settembre in cui si è infortunato al...

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«Senza tregua». Di queste due parole Nicolò Zaniolo ne ha fatto una legge che segue ogni giorno da quel maledetto 7 settembre in cui si è infortunato al crociato per la seconda volta. Ormai l’esterno vedrà il campo in una partita ufficiale con la prima squadra ben 11 mesi e mezzo dopo l’infortunio (il 19 agosto in Conference League o la prima di campionato il 22), un tempo estremamente lungo se paragonato a quello che hanno dovuto aspettare i colleghi per un infortunio al crociato anteriore. I Friedkin, però, vogliono vederci chiaro ed è per questo che, oltre alla visita del professor Fink (il chirurgo che lo ha operato), vorrebbero un secondo consulto da parte del dottor Georg Ahlbaumer, il medico di fiducia di famiglia che opera nella Klinik Gut di St. Moritz, lo stesso che ha visitato Arek Milik la scorsa estate. Ieri, in un post su Instagram, Nicolò ha provato a farsi coraggio in attesa della visita (prevista in settimana) che gli darà il via libera ad allenarsi in prima squadra. Un ok che sembra quasi superfluo dato che il campionato finisce domenica e Zaniolo non è tra i convocati dell’Europeo. L’esame in realtà, sarebbe dovuto avvenire un mese fa, ma una serie di rinvii ne hanno allungato i tempi.

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Il Messaggero