Un pullman e una decina di giocatori che toglievano la casacca neroverde del Venezia per vestire quella rosanero del Palermo. Era l'estate del 2002 e iniziava così...
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A distanza di 15 anni Zamparini lascia calare il sipario sulla sua gestione con un comunicato di poche righe in cui comunica di aver rassegnato le dimissioni. «Entro quindici giorni - si legge - verrà nominato il nuovo presidente che è membro e rappresentante di un fondo anglo-americano». E' la svolta societaria più volte annunciata e mai concretizzata in passato dal patron. Dopo aver fatto filtrare voci di possibili acquirenti arabi, cinesi e messicani, questa volta il passaggio di consegne assume i crismi dell'ufficialità. Il fondo anglo-americano «si è contrattualmente impegnato ad investire nei progetti del Gruppo Zamparini con priorità iniziale - si legge nella nota del club - negli investimenti del Palermo Calcio e negli impianti sportivi da realizzare a Palermo, ovvero lo stadio ed il centro sportivo». Obiettivo degli investitori «sarà riportare il club nella posizione che la città merita, quella europea, con un programma di 3-5 anni».
A Palermo si chiude quindi un'era che ha consentito al club siciliano di estare quasi stabilmente nella massima serie. Il salto dalla B alla A avenne infatti nella stagione 2003-2004. Da lì in poi quasi dieci anni in interrotti di massima serie, la sfiorata qualificazione alla Champions League e una finale d Coppa Italia, nella stagione 2010-2011, persa contro l'Inter. Fu l'apice di una gestione che aveva portato allo stadio Renzo Barbera piedi sopraffini come quelli di Lamberto Zauli, Edinson Cavani, Fabrizio Miccoli e Javier Pastore. Dopo la delusione dello stadio Olimpico la retrocessione in serie B in una stagione disastrosa che vide cinque cambi in panchina: Sannino, Gasperini, Malesani, ancora Gasperini e in fine nuovamente Sannino. Inevitabile l'inferno della cadetteria ma anche la pronta risalita in A sotto la guida di Beppe Iachini corso al capezzale della squadra dopo il disastroso avvio sotto la gestione Gattuso.
Quello con Iachini sarà uno dei rapporti più burrascosi tenuti da Zamnparini con i suoi allenatori. Francesco Guidolin e Delio Rossi alcuni dei tecnici più apprezzati dalla curva rosanero e mai amati fino in fondo dal patron, che ha abituato la tifoseria agli scossoni in panchina.
Il Messaggero