Samp-Lazio, Finalmente Zaccagni: «Che partita, ora sto bene e mi diverto»

Samp-Lazio, Finalmente Zaccagni: «Che partita, ora sto bene e mi diverto»
Un calcio alla sfortuna e altri ben più deliziosi al pallone per mandare in porta e far segnare Immobile e Milinkovic. Con quasi tre mesi di ritardo e dovuto ai...

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Un calcio alla sfortuna e altri ben più deliziosi al pallone per mandare in porta e far segnare Immobile e Milinkovic. Con quasi tre mesi di ritardo e dovuto ai due infortuni, Mattia Zaccagni si presenta come meglio non poteva fare, un primo tempo da star, con passaggi illuminanti per i compagni e una sicurezza in campo incredibile. Perfino Sarri è rimasto colpito dalla sua prestazione. Lui ora ci ride sopra, ma nei mesi precedenti ha sofferto parecchio per la sfortuna che ha avuto e perché non riusciva a trovare la giusta forma per rendere al meglio. «Nel primo tempo mi sentivo molto bene - ha detto il giocatore alla radio ufficiale -, abbiamo giocato un bellissimo calcio e fatto tre gol fondamentali per portarla a casa una vittoria preziosa. Serviva un segnale forte e l'abbaimo dato, siamo entrati in campo con cattiveria e dovremo tirarla fuori anche nelle prossime gare».

ORA AVANTI COSI'. La prossima sfida si chiama Galatasaray, ala squadra con la quale ha debutto da titolare con la maglia della Lazio, ma in quella partita non lasciò il segno. Giovedì prossimo spera che andrà diversamente: «Vogliamo vincere per arrivare al meglio ai sedicesimi, ma dovremo recuperare le energie e preparare bene la partita. Non ho dubbi che lo faremo». Soddisfatto dal punto di vista personale, per la prestazione e per gli assist: «Io mi sento pronto e sto bene, ovviamente devo lavorare in ogni allenamento per raggiungere il top della forma. Nello spogliatoio c'era entusiasmo e felicità, magari un po meno da parte di Sergej che era arrabbiato per l'espulsione. Ci serviva per le prossime gare».

L'inserimento alla Lazio va sempre meglio: «Mi trovo bene con tutti, sono molto contento di essere qui. Al Verona giocavo un calcio diverso, a uomo per tutto il campo, mentre qui il mister ci chiede di guardare la palla e spostarci di conseguenza. Mi sono adattato e penso che questa sia un'ottima soluzione. L'Udinese? Da quella partita abbiamo preso la rabbia che abbiamo poi trasformato stasera in energia positiva».

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Il Messaggero