Wyscout è l’Amazon del calcio. Il fondatore Campodonico: «Così si scoprono i talenti»

Wyscout è l’Amazon del calcio. Il fondatore Campodonico: «Così si scoprono i talenti»
Wyscout, l’Amazon del calcio. In un periodo ancora contrassegnato dall’emergenza Covid e quindi dall’impossibilità di seguire le partite dal vivo, la...

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Wyscout, l’Amazon del calcio. In un periodo ancora contrassegnato dall’emergenza Covid e quindi dall’impossibilità di seguire le partite dal vivo, la piattaforma video è diventata ormai uno strumento indispensabile per i club e gli agenti, a caccia di talenti in giro per il Mondo. «Mentre Zoom e Skype vengono utilizzati per le call aziendali, Wyscout si è affermato con il tempo come punto di riferimento per il pallone», ci racconta il socio nonché fondatore dell'azienda di Chiavari, Matteo Campodonico. «Grazie alle numerose immagini e ai dati relativi alle presenze e alle performance, dà la possibilità di conoscere un giocatore a 360 gradi. Lo scorso anno abbiamo avuto il picco di traffico: senza lo stadio e i viaggi internazionali, gli addetti ai lavori si sono tuffati sul portale». E le novità non finiscono qui. «Ora stiamo lavorando per implementare il servizio e coprire di più il settore giovanile - continua Campodonico -. Il nostro pubblico è particolarmente esigente e per questo abbiamo deciso di allargare il nostro raggio d’azione». 

NUMERI


Oggi Wyscout è di proprietà del colosso americano Hudl e dispone i dati di circa 550.000 calciatori. «Il portale non può essere pensato senza la parte dei big data, anche se quest’ultima è utilizzata circa al 20%», spiega il fondatore della piattaforma. «In Italia non c’è ancora la mentalità: gli esperti oggi partono dal dato per poi concentrarsi sulle immagini». Wyscout è quindi a tutti gli effetti un consulente dell’allenatore e del direttore sportivo. «Sono sempre di più i giocatori osservati sulla piattaforma. I primi ad essere studiati? Sanchez dall’Udinese e Cavani dal Palermo». E dopo uno scetticismo iniziale, anche i tecnici hanno affinato il fiuto virtuale. «Gasperini ad esempio frequenta molto il sito di scouting. Tra i campionati in crescita, invece, menziono la Ligue1 e Ligue2 perché i calciatori che giocano in Francia si adattano bene alla Serie A e in futuro sono rivendibili». Inevitabilmente, è cambiata anche la formula del consueto meeting internazionale tra agenti e club organizzato da Wyscout. Questa volta sarà online il 17 e 18 novembre.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero