Wenger lascia la panchina: sarà capo dello sviluppo mondiale del calcio della Fifa

Gianni Infantino con Arsene Wenger
Arsene Wenger lascia definitivamente la panchina. L'allenatore francese, che ha di fatto cambiato il modo di interpretare tecnica e tattica in Inghilterra con i sistemi...

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Arsene Wenger lascia definitivamente la panchina. L'allenatore francese, che ha di fatto cambiato il modo di interpretare tecnica e tattica in Inghilterra con i sistemi di gioco e i successi colti in 22 anni sulla panchina dell'Arsenal, è il nuovo capo dello sviluppo mondiale del calcio della Fifa. Wenger, 70 anni, recentemente sembrava vicino alla panchina di diversi top club europei, Bayern Monaco in testa. Questo nuovo incarico di fatto pone fine alla sua gloriosa carriera da tecnico.  


«Non vedo l'ora di affrontare questa sfida estremamente importante, non solo perché sono sempre stato interessato ad analizzare il calcio da una prospettiva più ampia, ma anche perché la missione della Fifa come organo di governo del calcio è veramente globale - spiega Wenger -  Credo che la nuova Fifa che abbiamo visto emergere negli ultimi anni abbia lo sport al centro dei suoi obiettivi ed è determinato a sviluppare il gioco in tutte le sue diverse componenti. So di poter contribuire a questo obiettivo e ci metterò tutta la mia energia».

«La profonda conoscenza e passione di Wenger per i diversi aspetti del gioco del calcio lo distinguono come una delle personalità più rispettate nel nostro mondo e per questo non davvero lieto di dargli il benvenuto nella nostra squadra - ha detto il presidente della Federcalcio mondiale, Gianni Infantino - Da quando sono arrivato alla Fifa, abbiamo posto il calcio al centro della nostra missione, sforzandoci di imparare da chi conosce lo sport a tutto tondo: e Arsène è una persona che, con la sua visione strategica, competenza e lavoro, ha dedicato la sua vita al calcio. Il suo arrivo è solo un altro esempio di come intendiamo rafforzare il nostro obiettivo di riportare la Fifa al centro del calcio e il calcio sempre più addentro alla Fifa».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero