Sprint per la quinta tappa della Vuelta. A vincere è stato l’australiano Calenb Ewan della Orica GreenEdge in un finale infuocato al termine della prova da Rota ad Alcalá de...
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Quella di oggi è stata una giornata movimentata da una fuga iniziata dall’etiope Tsgabu Gebremaryam Grmay della Lampre, primo corridore africano a prendere parte a gare di alto livello nella storia di questo sport. L’uomo della Lampre è stato poi raggiunto da Antoine Duchesne (EUC) e Iljo Keisse (ETI) e la loro fuga si è protratta fino a 9 chilometri dal traguardo dove in testa era rimasto solo Keisse. Gruppo compatto fino alla fine quando la Orica GreenEDGE ha iniziato a cambiare il passo per prendere la posizione migliore negli ultimi 800 metri, tratto nel quale la leggera pendenza ha probabilmente favorito il giovane australiano.
Il finale è stato esplosivo, i momenti di nervosismo non sono mancati, tanto che in più di un’occasione c’è stato il rischio di contatto. Poi Caleb Ewan ha guardato avanti senza indugi andando a prendere la sua prima vittoria importante. Quella odierna probabilmente verrà ricordata come la giornata del nuovo ciclismo, quello di cui si parlerà nei prossimi anni, con i volti nuovi, quelli sconosciuti ai più, che sono stati i veri protagonisti. Parliamo del coraggio dell’etiope Tsgabu Gebremaryam Grmay, che corre fiero di rappresentare il suo Paese nel ciclismo, e poi del giovane ventunenne Caleb Ewan che con determinazione ha battuto due corridori molto più esperti di lui.
Domani la sesta tappa, lunga 204 chilometri, sarà da Córdoba a Sierra de Cazorla. Ci sono due Gpm, uno di terza categoria negli ultimi 50 chilometri, l’altro all'arrivo di seconda categoria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero