Vettel: «Red Bull nel panico, Newey si è opposto ai test con la Ferrari»

Vettel: «Red Bull nel panico, Newey si è opposto ai test con la Ferrari»
«Fino a due settimane fa tutto sembrava chiaro. Poi Adrian Newey si è messo di traverso». Sebastian Vettel punta il dito contro il direttore tecnico della Red Bull dopo il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Fino a due settimane fa tutto sembrava chiaro. Poi Adrian Newey si è messo di traverso». Sebastian Vettel punta il dito contro il direttore tecnico della Red Bull dopo il “no” della scuderia anglo-austriaca ai test del tedesco con la Ferrari ad Abu Dhabi. «È una cosa che non posso più cambiare», dice il driver di Heppenheim tornando sull'argomento in un'intervista al magazine Auto Motor und Sport. «All'inizio ero contrariato perché mi aspettavo qualcosa di diverso. Ma qualcuno probabilmente è andato nel panico temendo che potessi rivelare dei segreti», sostiene Vettel, che ieri ha fatto visita al box della Ferrari ad Abu Dhabi, facendo storcere qualche naso in casa Red Bull.




«Da un punto di vista legale, non va bene. Ma non me ne potrebbe importare di meno», ha detto seccamente ad Auto Bild, Helmut Marko, uomo forte di Red Bull Motorsport. Più soft Chris Horner, boss della Red Bull. «Ci sono informazioni sul futuro sviluppo della monoposto che normalmente possono essere nella disponibilità di un pilota – ha fatto notare parlando a Servus tv - La Formula 1 è un business competitivo in cui i piloti potrebbero trasferire alcune informazioni ad un'altra squadra. Ma Sebastian è molto professionale, quindi non credo che ci abbia fatto troppe domande sulla nuova monoposto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero