Roma, esordio lento in campionato: solo un pari in casa del Verona

Roma, esordio lento in campionato: solo un pari in casa del Verona
dal nostro inviato a Verona Garcia, per la prima volta da quando è in Italia, non vince al debutto in campionato. La Roma...

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dal nostro inviato a Verona

Garcia, per la prima volta da quando è in Italia, non vince al debutto in campionato. La Roma pareggia al Bentegodi contro il Verona: 1 a 1 conquistato solo grazie alla rete di Florenzi. Che ora fa il terzino. I cinque attaccanti schierati dal tecnico giallorosso non centrano mai lo specchio della porta. Dzeko è l'unico a giocare tutta la gara. Si merita di non uscire. Perché è lui che aiuta i compagni mentre dovrebbe accadere il contrario. Più che il centravanti fa il regista offensivo e quei palloni che gli arrivano, tra l'altro pochi e nemmeno buoni, non riesce a buttarli dentro. Le altre quattro punte non si vedono. Ma chissà se dipende solo da loro.

STERILE E SGRAMMATICATA
L'inizio è spavaldo, il finale timido. La contraddizione evidente. Garcia parte con l'attacco pesante, con Gervinho e Salah accanto a Dzeko nel tridente, ma conclude la gara con Iago Falque e Ibarbo. Sull'1 a 1 il francese avrebbe dovuto osare di più. Magari evitando di inserire il secondo e mettendo invece in campo uno dei panchinari di lusso, Totti o Ljajic. Che sono stati i due cannonieri della Roma nell'ultimo torneo. Incredibilmente è stato Mandorlini a sbilanciarsi con il doppio centravanti, affiancando Pazzini a Toni poco prima del recupero. Senza ritmo la Roma ha regalato un'ora al Verona. Si è svegliata solo dopo la rete di Jankovic che punì i giallorossi già il 22 febbraio scorso, tra l'altro suo unico gol nel campionato passato.

SENZA IDENTITA'
Dei 4 debuttanti, promossi solo Szczesny e Dzeko. Ma è sbagliato fermarsi ai singoli. Per essere la prima avversaria della Juve, la Roma si deve comportare da squadra. Il possesso palla è stato inutile nella prima parte: lento e scontato. Pjanic, avanzato da trequartista nel 4-2-3-1, ha provato a dare un senso al gioco. Che, per la staticità di Salah e Gervinho, non si è visto. La Roma, incompleta dietro, ha fatto cilecca davanti. Garcia deve chiedersi perché.

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Il Messaggero