Gian Piero Ventura dice la sua a un giorno dalla prima di Mancini. L'ex ct spara contro la Federazione, che lo ha "delegittimato". «Un minuto dopo la sconfitta...
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«Non è vero che ho abbandonato il ritiro, è una cosa da querela - aggiunge Ventura - Questo dà l'idea del clima che c'era prima della partita con la Svezia. Era impossibile da gestire per me. Sono diventato il capro espiatorio di tutti i mali del calcio. Con la Spagna e con la Svezia, le uniche sconfitte subite in un anno e mezzo». «È difficile immaginare i Mondiali senza l'Italia - le parole di Ventura - Porterò per sempre questa sofferenza dentro di me, spero che Mancini sia messo in condizione di lavorare. Gli auguro di poter avere a che fare con delle persone che dicono quello che pensano, cosa che a me non è capitata. Tiferò Italia fino alla fine». Ventura ha comunque voglia di rimettersi in gioco: «Voglio ancora allenare, ho voglia di rimettermi in gioco - conclude - 3 mesi non possono cancellare 35 anni di carriera. Voglio dare risposte sul campo e non a parole, spero di avere la possibilità di tornare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero