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Niente di fatto nella giornata di debutto della prima Preliminary Regatta della 37° America’s Cup a Vilanova i La Geltrú in Catalogna a sud di Barcellona. Pioggia battente, mare incrociato con onde che venivano da tre direzioni differenti, visibilità scarsa e soprattutto una sequenza di temporali con tanto di fulmini che sembravano passare al largo, ma poi hanno investito il campo di regata.
Una situazione che ha fatto prendere a Iain Murray la saggia decisione di rispedire tutti in porto. Murray già protagonista di America’s Cup decenni fà, da parecchie edizioni è il capo in testa dell’organizzazione delle regate. La sua esperienza è grande, ed è consapevole che specie i fulmini costituiscono un pericolo reale, da non far correre in quello che è di fatto l’inizio del percorso che porterà alle prove della vera e propria America’s Cup in programma a ottobre 2024 a Barcellona.
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Una decisione compresa bene dai 6 team coinvolti, consapevoli dei rischi e dei rispettivi investimenti in gioco. Una frustrazione considerata la voglia, e anche la necessità, di confrontarsi in acqua per tarare la forza dei propri uomini e il loro stato dell’arte.
L’AC 40, che al velista normale sembra più una Formula 1 che una barca a vela, con i 2 timonieri e 2 trimmer (regolatori) che la governano infilati in angusti abitacoli che fanno spuntare solo il casco munito di auricolari, non è lo scafo con cui si correrà l’America’s Cup. La Coppa si disputerà infatti con gli AC 75, ancora in via di realizzazione, che prevedono un equipaggio di 8 persone e sono frutto della progettazione e ricerca tecnologica dei singoli team.
Gli AC 40 invece, sono barche One Design autoviranti, tutte uguali tra loro, che volano su foil, raggiungendo i 30 nodi se non di più, e si portano con sole 4 persone delle quali due timonieri, modalità inventata da Luna Rossa Prada Pirelli che solo gli uomini di Max Sirena avevano adottato a Auckland nel 2021 con il formidabile duo Checco Bruni-Jimmy Spithill. Da notare che al debutto della Preliminary regatta il Defender Emirates Team New Zealand e i cinque challenger hanno schierato ai due timoni i propri uomini di punta, in parte protagonisti a Auckland nella 36° edizione della Coppa.
Ecco quindi sul Defender Emirates Team New Zealand il fuoriclasse Peter Burling che ha come co-timoniere l’ex avversario in 49er Nathan Outteridge, su Ineos Britannia il supercampione plurimedagliato Sir Ben Ainsle insieme al fido Giles Scott, su American Magic, dove dopo le disavventure di Auckland c’è stato un cambio, i campioni veterani Tom Slingsby e Paul Goodison. E poi ci sono gli svizzeri Alinghi Red Bull Racing e i francesi di Orient Express Team, nuovi in questa America’s Cup con barche volanti, per i quali il confronto delle Preliminary Regattas diventa quindi vitale.
Giovedì nel campo di regata di Vilanova si sono corse 3 practice race, tanto per scaldare foil e vele, e non a sorpresa i più forti sono risultati i kiwis con Luna Rossa Prada Pirelli e America’n Magic a ridosso apparsi in ottima forma.
Il Messaggero