«Ci sono i Mondiali, ma si parla solo di doping. Questo è molto triste». È l'amara riflessione di Usain Bolt dopo le ultime rivelazioni che stanno scuotendo il mondo...
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Bolt arriva a Pechino dopo un paio di stagioni con più ombre che luci e una serie di piccoli infortuni che ne hanno condizionato le prestazioni. Quest'anno il giamaicano non è andato oltre il 9«87 del mese scorso a Londra. Gatlin, invece, è in cima alla tabella stagionale dei tempi sia nei 100 (9»74) che nei 200 metri (19«57) ed è imbattuto da 26 gare. Numeri che non spaventano il campione del mondo in carica, che dice di arrivare a Pechino »in grande forma«. »Mi sarebbe piaciuto fare qualche gara in più prima di arrivare qui, ma mi sto allenando bene e il mio coach (Glen Mills, ndr) è contento. Abbiamo lavorato molto sulla partenza, abbiamo provato alcune cose e vogliamo metterle in pratica«, dice riferendosi al suo unico punto debole. »Sono pronto e sono molto felice di essere tornato a Pechino«, dice ancora Bolt, che proprio qui nel 2008 si consacrò a livello mondiale conquistando i suoi primi ori olimpici e stregando il pubblico del Nido d'Uccello: »Mi amano ancora«, è la convinzione del giamaicano. Le prime conferme arriveranno sabato, giorno del prologo sui 100 metri prima di semifinali e finale in programma domenica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero