La grande sorpresa della giornata agli US Open è arrivata quando ormai a New York era sera (notte in Italia). Rafa Nadal saluta lo Slam a stelle e strisce già negli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sull’Arthur Ashe Stadium non si è certo visto il miglior Rafa, ma questa non è una novità purtroppo per il maiorchino: 53 gratuiti non sono da lui. A condannarlo è stato un comodo diritto da metà campo affossato in rete nel tie break del quinto set che ha deciso la sfida. Un errore tanto più grave perché il trentenne mancino spagnolo aveva appena annullato tre set point dopo essersi ritrovato sotto 6-3 nel tie break. Un errore incredibile, difficile da digerire e che non lo avrà fatto dormire. Vanno tuttavia dati i giusti riconoscimenti a Pouille: campioni come Rafa li devi battere pure quando non sono al meglio perché la loro forza è quella di saltar fuori dal fosso anche quando tutto sembra compromesso. Non è stato così stavolta e il merito è del giovane francese, che anche nel parziale decisivo non si è perso d’animo dopo che era andato sotto di un break.
A seguire il suo exploit in tribuna c’era Yannick Noah, amatissimo in patria e capitano di Coppa Davis. Sarà felice visto che nei quarti, e tutti nella parte bassa, ci sono tre francesi: Pouille che sfiderà il connazionale Gael Monfils (quindi un francese in semifinale ci sarà di sicuro) e Jo-Wilfried Tsonga.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero