Uefa, a Nyon riunione d'emergenza per discutere la posizione di Platini

Uefa, a Nyon riunione d'emergenza per discutere la posizione di Platini
I membri delle 54 federazioni calcistiche europee discutono oggi della situazione del presidente della Uefa, Michel Platini, sospeso per 90 giorni dal Comitato etico della Uefa,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I membri delle 54 federazioni calcistiche europee discutono oggi della situazione del presidente della Uefa, Michel Platini, sospeso per 90 giorni dal Comitato etico della Uefa, in una riunione straordinaria dell'esecutivo che si terrà a Nyon. L'incontro è stato convocato d'urgenza dopo le sanzioni al dirigente francese e al presidente della Fifa Sepp Blatter.


La giustizia svizzera sta indagando su un pagamento di due milioni di dollari che Blatter ha fatto a Platini nel 2011. Secondo gli interessati, è il pagamento per un lavoro di consulenza che il francese ha svolto per la Fifa tra il 1999 ed il 2002. L'incontro delle associazioni affiliate alla Uefa è stato convocato anche dopo che Platini ha ricevuto duri attacchi da parte di ex dirigenti e membri attuali della confederazione europea.

«Perché è arrivato al punto di ricevere denaro e non dirlo al Comitato Esecutivo? Lui è il presidente della Uefa», ha detto l'ex presidente della Uefa, Lennart Johansson. «Platini lo avrebbe dovuto comunicare al comitato esecutivo», ha insistito lo svedese. «La questione porta implicite e diverse domande che non hanno ancora ricevuto una risposta. Questi pagamenti sono stati effettuati attraverso un contratto che dovrebbe apparire nei conti della Fifa», ha aggiunto il danese Allan Hansen, un membro attuale dell'esecutivo Uefa.

Il presidente della Federcalcio tedesca, Wolfgang Niersbach, ha detto che è pronto ad assumere un ruolo attivo nell'incontro con gli altri leader delle federazioni europee. «Io voglio e darò il mio contributo», ha detto Niersbach in un'intervista pubblicata sul settimanale tedesco 'Die Zeit'. «Ma questa storia non si vince sui media. Si vince solo quando si ha un chiaro fronte interno per ottenere una maggioranza», ha aggiunto il tedesco.

La scorsa settimana, quando si è saputo del pagamento e della sospensione, Niersbach ha posto dei dubbi sul sostegno a Platini nel suo tentativo di diventare presidente della Fifa, ma poi è tornato un pò sui suoi passi. «Fino a 14 giorni fa era chiaro. Aveva più di 100 voti, compreso quello della Federcalcio tedesca. Ora dobbiamo valutare la nuova situazione. Soprattutto si deve decidere se si può mantenere la candidatura con questa situazione», ha detto Niersbach, secondo il quale si deve credere nella «presunzione di innocenza» del suo vecchio amico Platini.

«Non è accusato e nulla è provato», ha proseguito il dirigente tedesco, che ha ritenuto che il caso possa essere «un fardello molto pesante» per il francese. «Voglio conoscere le risposte alle questioni in sospeso», ha sostenuto. «Al congresso sapremo se la maggioranza ha una posizione simile alla mia o ritiene che il caso sia troppo pesante», ha detto Niersbach. «Qui dobbiamo proteggere la Uefa».


Il comitato etico della Fifa ha intanto sanzionato un nuovo dirigente per presunta corruzione, il sudafricano Lindile Kika. Ex dipendente della South African Football Association, Kika è stato punito con sei anni di sospensione per le irregolarità in diverse partite internazionali amichevoli giocate in Sudafrica nel 2010, ha spiegato la Fifa in una dichiarazione senza dare ulteriori dettagli. Il Sudafrica ha ospitato la Coppa del Mondo, l'unica disputata finora in Africa.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero