Uefa, Malagò: «Il Milan dovrà stare fermo e aspettare. Danno d'immagine per il club»

Uefa, Malagò: «Il Milan dovrà stare fermo e aspettare. Danno d'immagine per il club»
«Danno d’immagine per il calcio italiano? Sì, ma in questo momento è sicuramente un problema per la società». Il presidente del Coni,...

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«Danno d’immagine per il calcio italiano? Sì, ma in questo momento è sicuramente un problema per la società». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta così il contenzioso del Milan con l'Uefa. «Ricordiamo - ha aggiunto a margine della presentazione della XV Giornata Nazionale dello Sport presso la sala Giunta del Coni - che anche altre società hanno avuto a che fare con il fair play, questo è un caso particolare perché è venuto meno anche il discorso del settlement oltre al voluntary agreement». La società rossonera andrà a giudizio: «Bisogna aspettare la metà di giugno - ha detto Malagò - Sicuramente fino a quella data ogni supposizione lascia il tempo che trova. Il Milan dovrà stare fermo e aspettare». Non solo, secondo il numero uno dello sport italiano «l’Uefa non abbasserà l’asticella dei parametri richiesti e in futuro si andrà verso maggiori tutele e garanzie del sistema».



QUESTIONE DIRITTI TV

​«Diritti tv? Siamo fermi allo stallo che ben conoscete. In qualche modo, da una parte o dall'altra, bisogna avere il coraggio e la forza di scegliere la soluzione. Magari non sarà quella ideale ma, all'arte delle cose, la meno peggio. Poi i proprietari sono loro e le responsabilità sono loro». Così il presidente del Coni e commissario della Lega di A, Giovanni Malagò, commenta la questione dei diritti tv alla luce della nuova assemblea convocata lunedì prossimo per decidere se proseguire o meno il rapporto con Mediapro. «Lunedì ci sarà una nuova puntata. Stiamo aspettando una nota ufficiale del consiglio di amministrazione della holding che controlla la partecipazione di Mediapro, perché può essere un elemento per permettere la valutazione, in un senso o nell'altro, alle società che finora hanno preso determinate posizioni. È il motivo per il quale si è chiesto lo spostamento dell'assemblea inizialmente ad oggi, poi a lunedì per essere più sicuri della presenza di questo nuovo elemento documentale. Lo spettacolo in Lega non è stato bello? Che io lo dica non serve, l'importante è trovare le soluzioni. Da parte mia c'è serenità, anche perché molte delle persone sono amiche: se si possono evitare dei problemi per tutti, penso che la scelta vada fatta». Dalla prossima assemblea si potrebbe completare la governance con la possibilità di terminare il commissariamento: «Se succederà - ha aggiunto il presidente del Coni - io rimarrò totalmente a disposizione. Ho già dato la mia parola, ovviamente qualora i club richiedano un mio contributo».
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Il Messaggero