La Uefa doveva alleggerire il calendario

La Uefa doveva alleggerire il calendario
Oltre alle gare ufficiali, è opportuno organizzare anche 20 partite amichevoli in un momento così difficile e delicato per il calcio europeo, già in precario...

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Oltre alle gare ufficiali, è opportuno organizzare anche 20 partite amichevoli in un momento così difficile e delicato per il calcio europeo, già in precario equilibrio tra tutela della salute, attività agonistica e tenuta economica? Domani vanno in campo 40 Nazionali, con la metà ovviamente in trasferta in Paesi che più di noi stanno vivendo una situazione di emergenza e lockdown.


Insieme a Italia-Estonia a Firenze, si giocherà a Parigi Francia-Finlandia, a Lipsia Germania-Repubblica Ceca, mentre la Spagna sarà di scena ad Amsterdam contro l’Olanda e saranno aperti (sia pure sempre senza pubblico) anche gli stadi per Grecia-Cipro, Belgio-Olanda e Polonia-Ucraina.
Danneggiare le Nazionali e mortificare il lavoro delle Federazioni non è interesse di nessuno. Significa impoverire il movimento e negare la ribalta europea ai talenti in crescita, ma di fronte all’emergenza Covid - accompagnata solo in Italia da difformità tra le varie Asl e da qualche furberia - è il momento che la Uefa si muova con maggiore buon senso e meno affarismo.
Se è vero che alla Nazionale bisogna voler bene tutti i giorni e non soltanto quando c’è da festeggiare nelle piazze i titoli mondiali, è altrettanto vero che in tutta Europa crescono anche nel calcio l’ansia di proteggersi e i rischi di esportare il contagio.
Nemmeno garantire le gare ufficiali di Nations League, utili per ranking e qualificazioni Mondiali, trova tutti d’accordo nonostante i protocolli rigidi e almeno in Europa uguali per tutti, ma sulle amichevoli non si può più sbagliare la scelta tra realismo, buon senso e incassi da diritti tv.
Si è già verificato a metà ottobre, con il doppio turno di Nations League preceduto da una prima raffica di amichevoli. Domani si replica con altre 20 gare senza punti in palio e finite ovviamente nel mirino di dirigenti e allenatori di club.

Anche gli Azzurri vivranno una settimana scomoda, tra polemiche e assenze di giocatori fermati dalla quarantena obbligatoria, ma la Federazione si è organizzata per tempo. Si spiega così la maxi convocazione di Mancini che - tuttora in isolamento fiduciario - dovrebbe tornare in panchina per le gare ufficiali contro la Polonia a Reggio Emilia e in Bosnia. E per l’Under 21 sono state organizzate due squadre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero