Risalita in fretta da una posizione pericolosa a tutt'altra altezza di classifica, l'Udinese domani si gioca una fetta importante del suo sogno per l'Europa con il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Allo stesso modo, «febbraio è un mese importante perché ha partite importanti, facciamo che dobbiamo vincere 9-10 partite da qua alla fine. Abbiamo 33 punti, dobbiamo guardare avanti. Stiamo facendo benissimo, la squadra vuole dimostrare qualcosa di importante - continua - Se dovessimo fallire questo secondo obiettivo sarà normale, ma se dovessimo centrarlo sarà straordinario». Ai suoi ragazzi chiede: dobbiamo «essere consapevoli dei nostri mezzi e dare tutto quello che abbiamo, poi si vedrà» perché giocandosi la possibilità di entrare in Europa contro squadre forti «vuol dire che siamo forti anche noi». Costretto a rinunciare a Danilo, squalificato, e ad Ali Adnan, Oddo può contare su Angella. «Ieri ha avuto qualche linea di febbre ma oggi si è ripreso, quindi sono tutti disponibili».
E non è una cosa da poco considerando che di fronte si troverà Iago Falque, Niang e Belotti, tre giocatori che «hanno probabilmente portato più punti al Torino, ognuno di loro può risolvere la partita anche individualmente oltre che di squadra». I maggiori dubbi nella formazione bianconera sono dati dalla coppia d'attacco. Probabile che al fianco di Lasagna venga schierato Maxi Lopez. «Maxi fa giocare bene gli altri perché è un giocatore che non possiamo definire un bomber ma ama giocare per la squadra, ama fare più assist che gol, è giocatore tecnico, si sa muovere meglio per caratteristiche ed esperienza, agevola sicuramente il compito di chi gli gioca a fianco. Ma a Milano con l'Inter abbiamo fatto una partita strepitosa e a fianco di Lasagna c'era De Paul». In chiusura risponde a una domanda sul suo futuro. «In questo momento l'ultima cosa di cui parlare è il futuro di giocatori e allenatore; siamo tutti concentrati su un obiettivo importante che ci siamo posti, adesso non penso al prossimo campionato - conclude - La società dove lavoro per me è punto di arrivo non di partenza, è sempre così. il futuro non lo conosce nessuno, nessuno lo può decifrare».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero