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La Lazio spreca l’improvvisa occasione di avvicinarsi al quarto posto. Nonostante il pareggio della Juventus e la sconfitta dell’Atalanta i biancocelesti non vanno oltre l’1-1 alla Dacia Arena. Al vantaggio dell’Udinese in apertura con Deulofeu risponde un ritrovato Felipe Anderson. Il brasiliano è tra i migliori nella serata in Friuli e dà il meglio di sé una volta spostato sulla fascia destra dopo l’infortunio di Pedro. Un pari che non delude Sarri, tutt’altro: «Sono molto soddisfatto. Ho visto tanta coesione. In questo modo posso dire che questa squadra avrà un futuro».
Impegni post Europa ancora indigesti. Sarri: «Senza staremmo lottando per la Champions»
Alla Dacia Arena tiene ancora banco il tabù post Europa. In seguito al giovedì di Europa League la Lazio ha vinto una sola volta: il ritorno col Marsiglia fu seguito dal 3-0 alla Salernitana. In seguito alla prima giornata contro il Galatasaray arrivò il pari casalingo (1-1) col Cagliari in difficoltà e negli altri quattro casi del girone ci furono quattro crolli, tutti fuori casa: Bologna-Lazio (3-0), Hellas Verona-Lazio (4-1), Napoli-Lazio (4-0) e Sassuolo-Lazio (2-1). Anno nuovo, vecchie abitudini, o quasi. La Lazio dopo l’Europa torna a zoppicare, ma solo in merito ai risultati. Alla Dacia Arena non va oltre l’1-1, ma stavolta il bicchiere non può non essere mezzo pieno. In partenza i biancocelesti hanno dovuto fare a meno di cinque titolari.
Acerbi, Lazzari e Immobile indisponibili e Leiva e Luis Aberto squalificati. In più al 24’ è uscito anche Pedro per un problema alla caviglia sinistra che tra oggi e domani sarà valutato dallo staff.
I tifosi si dividono: «Colpa dei pochi cambi». «Basta lamentele, questo è il calcio moderno»
Le parole del tecnico biancoceleste non hanno lasciato ovviamente indifferenti i tifosi che tra radio e social hanno detto la loro. Enrico a Radiosei ha toccato di nuovo il tema dei cambi: «Mi piange il cuore a vedere squadre come il Sassuolo avere cinque o sei cambi e la Lazio, che è il sesto bacino d’utenza della Serie A, non averne. Non so come si faccia a gestire una società così». A seguirlo a ruota ci ha pensato Massimiliano: «Il problema sono le presenze, non le assenze. Una volta sbaglia Strakosha, poi Hysaj, poi Luiz Felipe e poi Patric. Gli errori portano via punti. Alcuni non giocherebbero quasi in nessun club di Serie A». Basta critiche per Marco invece su Radio Incontro Olympia: «Diamo fiducia a Sarri che è un grande allenatore e ce lo invidiano tutti. Da qui a fine campionato ci toglieremo diverse soddisfazioni».
Su Twitter il celebre ex radiocronista Rai Riccardo Cucchi avalla il tecnico: «Penso che Sarri abbia ragione. Il problema nasce da una panchina “corta”». L’account Pazzo Sgravatovic invece non fa sconti: «Sarri: “Senza impegni europei la Lazio sarebbe in corsa per la Champions”. Ma cos’è una supercazzola?». Dello stesso avvisto Antonio Pilot: «Qualcuno spieghi a Sarri che il calcio è questo si gioca ogni 3 giorni adesso. Se non fa più per lui vada in pensione». A ristabilire la pace ci pensa invece l'account Adrea Di Santo: «Mezza squadra out. Terza partita in una settimana. Panchina imbarazzante. Ma il gioco c’è. La mano di Sarri si vede nettamente», anche con un elogio (misto a frecciata) per Felipe Anderson: «Perché non giochi sempre così?».
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Il Messaggero