Tre anni di vita, tre promozioni. Dalla D alla B, dal gradino più basso al palcoscenico nazionale. Quello che sembrava un gioco è diventato un progetto vincente,...
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TRIPLO SALTO – Durante l’estate, in pochi avrebbero scommesso sul successo biancorosso: tra le favorite, infatti, comparivano Italpol, Nordovest e Santa Marinella. Uno stimolo in più per la banda di Romagnoli, che non si è mai sentita inferiore a nessuno: «Questa società veniva da due promozioni consecutive, quindi sapevamo che avremmo dovuto lottare per le prime posizioni - commenta il mister -. Ci abbiamo creduto dall’inizio e alla fine siamo riusciti a raggiungere un sogno che ci rende tutti molto orgogliosi. Il momento chiave? Non c’è stato un momento chiave vero e proprio, è stato un crescendo. La finale di coppa ci ha dato grandi motivazioni, perché, pur perdendo, abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo e una squadra molto competitiva. Da lì in poi abbiamo chiuso gli occhi e siamo andati avanti per la nostra strada».
MERITI E DEDICHE – Fino a sabato scorso, il giorno della promozione in Serie B. Un risultato straordinario: «Le vittorie arrivano grazie alla società, ai giocatori e per ultimo l’allenatore. L’ho sempre pensato e lo ribadisco anche adesso - spiega Romagnoli, rifiutando il ruolo di protagonista assoluto -. A chi dedico questa vittoria? Sicuramente alle mie figlie, che fin da piccole mi hanno visto andare tutti i sabati per campi nonostante la pioggia e il vento. La dedico a loro con tutto il cuore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero