Trento è campione, 3-1 a Civitanova. Finali maledette per Medei

Trento è campione, 3-1 a Civitanova. Finali maledette per Medei
La sorpresa non è solo la vittoria di Trento (Civitanova era leggermente favorita) ma che non sia arrivati al quinto set, tanto era l’equilibrio in campo. Invece...

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La sorpresa non è solo la vittoria di Trento (Civitanova era leggermente favorita) ma che non sia arrivati al quinto set, tanto era l’equilibrio in campo. Invece l’ex Macerata si conferma vulnerabile nelle finali, dal ct Blengini a Giampaolo Medei non manca quasi mai una grande manifestazione, eppure le continua a perdere. Avevo perso la supercoppa con Perugia, un anno fa, poi il mondiale per club con lo Zenit Kazan, la coppa Italia di nuovo con gli umbri, la Champions league per 2-3 con i russi e lo scudetto, alla bella, sempre con Perugia. Dove non si è qualificata per la finale di supercoppa, dopo il mondiale. 


Trento non alzava un trofeo da tre anni e da allora si era pure lasciata sfuggire 6 finali, si è aggiudicata la più prestigiosa, il mondiale per club, 3-1: 25-20, 22-25, 25-20 e 25-19. E’ la sua quinta volta, record, davanti ai brasiliani del Sada Cruzeiro, che aveva superato nella fase a gironi. Come Civitanova aveva eliminato lo Zenit Kazan, la regina d’Europa del decennio. A Częstochowa festeggiano i tifosi gialloblù, è stato a lungo spettacolo, in una manifestazione a inviti, per la quale hanno preferito sfilarsi Perugia e Modena, le altre ricche del volley italiano. E’ stata la grande serata del volley italiano, in un susseguirsi di emozioni. 

Il sestetto di Angelo Lorenzetti si aggiudica il primo set per 25-20, con la regia di Giannelli, miglior palleggiatore, e precisione in attacco, con Russell che verrà premiato come mvp, e il centrale Lisinac. Solo Sokolov è inizialmente continuo per la Lube, che avanza per la prima volta nel secondo parziale, con il muro di Stankovic e di Bruno su Kovacevic. Simon mura il serbo e fa valere la fisicità straripante, pareggiando i conti. Il terzo è il punto di svolta, con il duello a distanza fra Kovacevic e Russell, Juantorena e Sokolov. L’americano azzecca il break trentino, rintuzzato dal bulgaro. Vettori piazza il muro su Leal, per il 16-13 del terzo parziale.

Bruno coinvolge Simon, è però l’ex Candellaro a dare il break a Trento, sul 21-18. Lisinac conquista il primo set point, Sokolov manda fuori. Nel quarto entra il belga D’Hulst per Bruno, Kovacevic e Candellaro fanno avanzare la Diatecx, Stankovic la aggancia. Sul 17-15 arriva il doppio ace del mancino serbo e da lì Civitanova va in confusione.


Si consola con tre premi individuali, il miglior opposto è Sokolov, fra i centrali vengono insigniti Simon e Stankovic. Il secondo schiacciatore è Volkov, del Fakel Novy Urengoy, squadra russa allenata dal leccese Camillo Placì, arrivata terza. Miglior libero è l’ex, Grebennikov. Per la prima volta, il mondiale per club aveva una finale fra connazionali, l’Italia l’ha vinto per 9 volte, contro le 7 di Brasile e Russia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero