È morta colpita da un proiettile vagante la figlia quindicenne dello sprinter Tyson Gay, iridato dei 100 e 200 nel 2007 a Osaka. E questo terribile destino accomuna, da...
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La ragazza, che seguiva le orme del padre e quindi praticava con profitto l'atletica al punto che si era già messa in luce nelle gare di sprint dei campionati regionali, si è trovata in mezzo a una sparatoria fra individui a bordo di due automobili nel parcheggio di un fast food di Lexington, nel Kentucky. Colpita al collo, è stata trasportata prima in un ospedale e poi in un altro, ma non c'è stato niente da fare, e la polizia locale prima e un portavoce della Contea di Fayette non hanno potuto far altro che annunciarne il decesso. «È stato un atto di violenza insensata, siamo senza parole e con il cuore spezzato», ha commentato il sovrintendente della Contea Manny Caulk. Il padre, descritto dai media Usa come letteralmente distrutto, è partito dalla California dove si trovava per allenarsi ed è in viaggio verso Lexington. «Non ce l'ha fatta... - sono state le sue uniche parole - e sono così confuso. La scorsa settimana, approfittando del break scolastico, eravamo stati insieme, è una cosa pazzesca. Non ho idea di cosa sia successo». Intanto le forze dell'ordine hanno fermato due persone, ma le indagini sull'accaduto sono ancora in corso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero