Tra Borussia e Siviglia è 2-2, passano i tedeschi. Ancora doppietta di Haaland

Tra Borussia e Siviglia è 2-2. Passano i tedeschi. Ancora doppietta di Haaland
Col brivido finale, il Borussia Dortmund conquista i quarti di finale di Champions League. In Germania finisce 2-2. E, come al solito, è la doppietta di Haaland a mandare...

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Col brivido finale, il Borussia Dortmund conquista i quarti di finale di Champions League. In Germania finisce 2-2. E, come al solito, è la doppietta di Haaland a mandare avanti i tedeschi. Decisivo il risultato dell’andata, quando i gialloneri si erano imposti in Spagna per 3-2. Ed era stato anche in quel caso il norvegese, sempre con due gol, a rendere quasi inutile il ritorno di stasera. Certo, per come è iniziata la gara, la stessa sembrava potesse prendere una piega diversa. Gli uomini di Lopetegui, “forti” del fatto di non aver nulla da perdere, hanno assaltato l’area di rigore del Borussia. E sono andati vicini, più volte, al vantaggio: prima con Ocampos e poi con Suso, vecchie conoscenze del calcio italiano, che per poco non hanno sfruttato le disattenzioni di Emre Can. L’ex Juve, in serata negativa, è stato anche l’autore del fallo da rigore – spinta inutile su de Jong – che ha permesso a En-Nesyri di presentarsi dal dischetto per riaccendere un po’ la partita nel finale. Inutile, sempre del marocchino, il gol del 2-2 al minuto 96. Non c’è stato il tempo per cercare il colpaccio che avrebbe mandato tutto ai supplementari. 

IL PREDESTINATO

Facile il primo gol del norvegese, servito al 35’ da Reus dopo un recupero palla di Delaney sulla tanto criticata, al momento, costruzione dal basso del Siviglia. Facile il tocco a porta vuota del “Predestinato” per la rete, che di fatto, ha mandato in archivio la qualificazione. A inizio ripresa succede l’impossibile: Haaland fa tutto da solo, travolgendo chiunque si trovi nelle vicinanze, e batte per la seconda volta Bono. Cakir viene chiamato al Var da Iratti, che gli mostra non solo l’azione della rete ma anche una trattenuta, sempre su Haaland, di qualche minuto prima. La decisione è quella di annullare il gol e concedere il tiro dal dischetto. Il norvegese batte e si fa respingere la conclusione da Bono, l’azione continua e gli spagnoli attaccano, ma Irrati richiama di nuovo Cakir, che questa volta non va nemmeno al monitor. Il portiere spagnolo si muove prima e Haaland si presenta di nuovo dagli 11 metri. Il portiere intuisce ma non riesce a respingere. E per il centravanti sono: 9 gol in 6 presenze quest’anno nella competizione; 20 gol in 14 presenze di Champions totali; 102 gol in 147 partite ufficiali. Numeri da capogiro per uno che per i prossimi 15 anni riscriverà la storia del calcio. Intanto si gode il momento e i quarti di finale. 

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Il Messaggero