Tour de France, delusione per il gesto di Moscon

Tour de France, delusione per il gesto di Moscon
Nel secondo giorno di riposo al Tour de France, la Sky è stata travolta da una nuova tempesta e Thomas con Froome, si sono trovati a dover fare i conti con il caso Moscon,...

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Nel secondo giorno di riposo al Tour de France, la Sky è stata travolta da una nuova tempesta e Thomas con Froome, si sono trovati a dover fare i conti con il caso Moscon, oltre che sulle strategie di quest’ultima settimana. 


A Carcassonne, da dove il Tour de France ripartirà domani, il team Sky ha tenuto la sua conferenza e a parlare sono stati i due capitani Froome e Thomas. “Ovviamente, sono rimasto deluso per il gesto di Gianni, ma non c'è nulla che possiamo fare al riguardo - ha spiegato Thomas ai giornalisti -   Adesso cercheremo di concentrarci su questa settimana che dobbiamo affrontare. Abbiamo ancora una squadra forte, anche se abbiamo un uomo in meno, ma sono certo che riusciremo a rimanere uniti”. Sul futuro del corridore trentino i due britannici hanno preferito non commentare, rimandando il tutto alle decisioni dei dirigenti della squadra, perché loro sono solo dei ciclisti e non si occupano di certe questioni. Riguardo ai fischi e agli insulti il gallese non ha avuto esitazioni, sostenendo che è meglio essere fischiato ma vincere il Tour. Geraint indossa la maglia gialla da mercoledì scorso quando a Rosiere con una grande azione ha conquistato la maglia e il comando della classifica generale, ma da quel giorno ha sempre sostenuto che al Tour era venuto per aiutare Froome, capitano indiscusso del team. “Non sono arrivato al Tour con l’idea di vincere e ancora adesso penso giorno dopo giorno a quello che posso fare. Il mio sogno era salire sul podio o vincere una tappa e sto cercando di rimanere con le stesse idee che avevo all’inizio”. Sul caso Moscon anche Froome ripete le stesse parole di Geraint sottolineando la mancanza di un uomo nei giorni in cui si affronteranno i Pirenei. 

Per il keniano bianco la posta in gioco in questa Grande Boucle è davvero alta, perché potrebbe conquistare la sua quinta vittoria in 6 anni e completare quella doppietta, Giro e Tour, che oggi è stata conquistata solo da 8 corridori. 


Questa terza settimana sarà difficile per il team britannico, non solo per la vicenda Moscon, ma anche per la reazione che il pubblico potrebbe avere. Sull’Alpe d’Huez Froome venne spintonato, e fin dal primo giorno non sono mancati fischi e insulti e striscioni contro la squadra, tanto che l’organizzazione è stata costretta a mettere una guardia del corpo ai corridori. 
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Il Messaggero