Scatta l’ultima settima del Tour de France: domenica l’epilogo con il classico arrivo a Parigi sui Campi Elisi. Da domani e fino a sabato i corridori che...
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Chris Froome, il campionissimo britannico che si sta dirigendo verso la sua terza vittoria, ha mostrato in questa edizione tutta la sua umanità. Lo abbiamo visto attaccare e poi vincere in tappe non tipiche per le sue caratteristiche di corridore e poi indimenticabile la sua corsa a piedi mentre, vicino al traguardo sul Mont Ventoux rimasto senza bici e senza ammiraglia, ha perso tutta la sua lucidità.
Froome ha continuato a stupire andando a chiedere a Fabio Aru, il suo rivale, perché stesse attaccando e quali fossero le sue intenzioni in corsa. Commosso, ha poi deposto i fiori sul palco per ricordare le vittime dell’attentato di Nizza.
Ma chi sono i suoi avversari ora? In seconda posizione per il momento troviamo Bauke Mollema della Trek Segafredo con un distacco di 1’47” seguito da Adam Yates a 2’45”. Il divario non è molto ma con le ultime tappe possono essere tanti i corridori a poter vincere o perdere. Al comando doveva esserci Nairo Quintana della Movistar ma fin qui ha dimostrato di essere in grado solo di difendere il suo quarto posto e di non avere la forza per sferrare attacchi. Ben più preparato è il suo compagno di squadra Valverde che dopo il podio conquistato al Giro d’Italia sembra essere pronto per un ruolo diverso dall’essere gregario.
In casa Astana ci sono Nibali e Aru e ora con l’arrivo delle montagne dovranno far vedere le loro qualità. Aru punta alla classifica generale e sicuramente potrà regalarci momenti entusiasmanti. Nibali è fuori classifica ma potremmo vederlo vincere in qualche tappa di queste ultime.
Delusione in casa Katusha dove Purito Rodriguez, che una settimana fa ha annunciato il suo ritiro dal ciclismo, sembra di non essere in grado di rientrare nei primi dieci. Per il team russo poi le soddisfazioni non sono arrivate neanche dal velocista Kristoff che dopo aver perso Morkov, uomo fondamentale per la volata, si è dovuto accontentare di un secondo posto nella frazione di Berna.
Ottimi risultati invece si notano in casa Tinkoff dove il campione del mondo Sagan, oltre ad indossare la maglia verde della classifica a punti, ha conquistato tre tappe e Rafal Majka indossa la maglia a pois di miglior scalatore.
Come dicevamo da domani si inizierà a salire e sarà così fino a sabato. Domani tutta la tappa, 184,5 chilometri, si correrà in territorio svizzero. Da Berna i corridori arriveranno a Finhaut Emosson con due salite importanti nel finale.
Giovedì sarà la volta della cronometro di 17 chilometri tutta in salita, una frazione non consueta per la corsa gialla. I primi chilometri saranno pianeggianti e poi si inizierà a salire senza poter aver modo di riprendere fiato.
Venerdì la Grand Boucle partirà da Albertville e dopo 146 chilometri si arriverà sul Monte Bianco. Terribile sarà l’ascesa al Montee de la Bisanne un altro Hors Categorie.
Sabato sarà l’ultima occasione per rivoluzionare la classifica generale con 146,5 chilometri che da Megeve porteranno i corridori a Morzine.
E in serata Mark Cavendish lascia il Tour de France.
Il Messaggero