Totti: «Mi toglierei 5 anni. Rudi Garcia è un comunicatore...un parac...»

Totti: «Mi toglierei 5 anni. Rudi Garcia è un comunicatore...un parac...»
«Mi toglierei volentieri cinque anni... Prima di smettere di giocare, con i tifosi festeggeremo insieme qualcosa». Francesco Totti spegne 38 candeline e, nonostante l'età,...

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«Mi toglierei volentieri cinque anni... Prima di smettere di giocare, con i tifosi festeggeremo insieme qualcosa». Francesco Totti spegne 38 candeline e, nonostante l'età, continua a recitare un ruolo di primo piano con la maglia della Roma. «In campo ho imparato a gestirmi con l'esperienza. Fuori dal campo sono più maturo. Al Totti ventenne non direi nulla, si è divertito e ha fatto tutto quello che doveva fare. I 20 anni si vivono una volta sola...», dice il capitano giallorosso ai microfoni di Roma Radio.




«L'amore dei tifosi è fondamentale, penso che riuscirò a festeggiare con loro prima di smettere», aggiunge. Non è ancora il momento di pensare al momento di appendere le scarpe al chiodo: «Farò l'allenatore in futuro? Per adesso non mi ci vedo, gli allenatori sono matti», afferma prima di riavvolgere il nastro. «Avrei voluto giocare con Ronaldo, quello 'verò. Ai tempi di Barcellona e Inter era il numero 1. Tra gli allenatori, avrei voluto giocare con Ancelotti», racconta.



«Come uomo non ho fatto grandissimi errori, come calciatore sì...», dice ripensando ad alcuni 'passi falsì: «L'Europeo in Portogallo, Poulsen...», dice facendo riferimento allo sputo contro il centrocampista danese. «È qualche calcio, qualche reazione... È brutto ma può capitare», aggiunge. «Quando fanno i cori contro di me, mi fa piacere. Gli insulti danno fastidio, ma vuol dire che mi temono», osserva ancora.



«Rudi Garcia è un grande comunicatore. Come si dice a Roma, un bel 'paraculò». Francesco Totti descrive così il tecnico giallorosso Rudi Garcia nell'intervista con cui, ai microfoni di Roma Radio, festeggia il trentottesimo compleanno. «Garcia è straniero ma ha già capito com'è l'ambiente di Roma», dice il numero 10, che definisce «una grande persona» il presidente James Pallotta. Al direttore sportivo Walter Sabatini, dà un consiglio: «Se smettesse di fumare, sarebbe meglio».



Nello spogliatoio, parole speciali per Federico Balzaretti, che sta cercando di superare i problemi fisici per tornare in campo: «Balzaretti non deve mollare mai e, conoscendolo, non molla. Ha più

voglia di noi di scendere in campo». Ai romani Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi 'promettè che «prima o poi, diventeranno i capitani. Più poi che prima...». La Roma vola in vetta alla classifica


grazie al contributo dei suoi big: «Ho un debole per Pjanic, 'il piccolo principè, mi piacciono i grandi giocatori. Gervinho è una forza della natura, va più veloce della palla».

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Il Messaggero