Torna l’Amstel Gold Race, Colbrelli e Gasparotto sfidano Sagan

Torna l’Amstel Gold Race, Colbrelli e Gasparotto sfidano Sagan
Domani parte il trittico delle Ardenne. Ci sono 263 chilometri, quelli della Amstel Gold Race, e per una settimana le colline e le foreste di questa regione tra Belgio e Olanda...

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Domani parte il trittico delle Ardenne. Ci sono 263 chilometri, quelli della Amstel Gold Race, e per una settimana le colline e le foreste di questa regione tra Belgio e Olanda saranno lo scenario di incredibili sfide. Saranno sfide  che si ripeteranno mercoledì con la Freccia Vallone e termineranno il 22 aprile quando si disputerà la Liegi-Bastogne-Liegi. 


La corsa della birra, quella di domani, vedrà ai nastri di partenza il campione del mondo Peter Sagan, eterno favorito delle corse di un giorno, il campione capace di stravincere di potenza sull’asfalto e volare leggero sul pavé come ha appena dimostrato alla Parigi-Roubaix. Il campione iridato ha partecipato diverse volte a questa classica olandese senza però mai vincerla: il suo miglior piazzamento è stato il terzo posto nel 2012 alle spalle del belga Vanndert e di Enrico Gasparotto, al suo primo trionfo in questa corsa. Ora Sagan cerca la doppietta Roubaix-Amstel che manca dal 1982 quando a conquistare le due corse fu l’olandese Raas che con 5 primi posti alla classica della birra è il corridore con il maggior numero di vittorie.

Sagan sarà l’uomo più controllato insieme ad Alejandro  Valverde (Movistar) e Philippe Gilbert con l’intera corazzata Quick Step Floors. Lo spagnolo e il belga hanno entrambi qualcosa in più rispetto ai loro avversari. Il primo ha vinto il 50 per cento delle gare al trittico delle Ardenne a cui ha partecipato, il secondo invece ha vinto 4 Amstel Gold Race, nel 2010, 2011, 2014 e lo scorso anno.

Tra i favoriti anche Kwiatkowski (Sky) vincitore nel 2015 e secondo lo scorso anno, ma anche Van Avermaet (BMC), Wellens (Lotto-Soudal), Martin (UAE Fly Emirates)e Alaphilippe (Quick Step Floors). 

Gli italiani sono arrivati per sette volte sul gradino più alto del podio di questa corsa. Il primo fu Stefano Zanini nel 1996 e l’ultimo è stato Gasparotto nel 2016. Le speranze azzurre sono tante e la squadra con più possibilità di realizzare il risultato è la Bahrein Merida di Vincenzo Nibali

Lo squalo dello Stretto punta direttamente alla Liegi-Bastogne-Liegi ma un buon piazzamento non è da escludere, anche se per la vittoria, sono più quotati Enrico Gasparotto e Sonny Colbrelli.

Quest’anno ci sarà anche la Nippo Vini Fantini con Damiano Cunego, vincitore di questa corsa nel 2008 e che domani correrà la sua ultima classica prima del ritiro a giugno ai Campionati Italiani.

Il Piccolo Principe  però non sarà la punta della squadra. La formazione Italo-giapponese sarà guidata da Marco Canola. Il corridore vicentino, già maglia azzurra, ha ottenuto buoni risultati su questi terreni vincendo lo scorso anno  il Giro del Limburgo.

Il percorso sarà di 263 chilometri con partenza da Maastricht  e arrivo a Berg En Terblijt  con le 35  cotes, salite brevi e molto ripide, che caratterizzano la regione del Limburgo.

Il primo muro verrà affrontato già dopo 10 chilometri dal via ma il fulcro della corsa sarà il Cauberg. Questo muro, che si trova a Valkenburg, sede anche di un mondiale, verrà ripetuto tre volte, dopo 55 chilometri di gara, poi ancora a 87 e a 18 chilometri dal finale. 


Gli altri punti importanti di questa corsa, aperta a molti corridori, sono il Kruisberg, Fromberg e Bemelerberg a 7 chilometri dal finale.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero