Toni: «Prandelli? È la scelta coraggiosa fatta da un grande uomo»

Toni: «Prandelli? È la scelta coraggiosa fatta da un grande uomo»
Il suo è stato un gesto di grande coraggio. Se Prandelli ha deciso così significa che aveva capito che non ne aveva più per arrivare in fondo alla...

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Il suo è stato un gesto di grande coraggio. Se Prandelli ha deciso così significa che aveva capito che non ne aveva più per arrivare in fondo alla stagione…». Parole che pesano quelle di Luca Toni. Il super bomber dello squadrone viola di Prandelli, stagione di grazia 2005/2006, quella in cui Luca vinse come primo italiano la Scarpa d’Oro (31 gol), è legato a Prandelli, lo conosce a fondo.


Che è successo, Toni?
«Ha capito che non ne poteva più, lo stress è una brutta bestia, e ha messo davanti l’interesse della squadra e della Fiorentina per non rischiare contraccolpi sul campo. Non ha voluto trascinare la situazione a lungo». 
Prandelli ha sottolineato come questo mondo del calcio non faccia più per lui. 
«Con le dimissioni Cesare scrive la parola fine sulla sua carriera da allenatore, un grandissimo. Ne è pienamente consapevole perché quando un tecnico che vive di pressioni arriva a pronunciare quella frase, vuole dire io mi fermo e si apre un’altra stagione dell’esistenza. Più tranquilla e indirizzata su altri interessi. Può darsi anche che Prandelli, che ha allenato ad altissimi livelli, sia stato colpito dagli ultimi anni in cui le cose erano girate meno bene». 
Nel 2006/2007 la vostra Fiorentina fu penalizzata pesantemente dalla sentenza di Calciopoli e partì con una zavorra di meno 19 punti in classifica. Quell’anno fu un’impresa. 
«E’ vero, facemmo qualcosa di magico arrivando quinti in classifica al netto della penalizzazione, in totale 73 punti, ma il paragone non regge perché sono passati 15 anni. Il segno che parliamo di un grande allenatore, bravo sul campo e nella gestione degli uomini».
Forse troppo coinvolto dall’amore per Firenze.
«Non credo sia questo il motivo scatenante, Cesare è abituato a lavorare ad alti livelli, non ha sofferto la pressione della città. Credo che le questioni calcistiche c’entrino poco, ha staccato la spina per una somma di cose. Nel calcio si possono fare tante altre scelte, non c’è nulla di male. Magari tornerà quando avrà meno pressioni».
Un messaggio per Cesare. 

«Gli sono vicino sul piano umano e si siccome gli voglio bene gli dico, forza Cesare, ora recupera le energie e riparti con la tua nuova vita». 

 

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Il Messaggero