Roma, Tommasi: «La stagione è più stressante del solito per l'incertezza»

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Tommasi, il nervosismo di Fonseca in Roma-Sassuolo è sintomo di sofferenza? «Vuol dire che ci tiene, è il...

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Tommasi, il nervosismo di Fonseca in Roma-Sassuolo è sintomo di sofferenza?


«Vuol dire che ci tiene, è il suo lavoro. Non so come stiano vivendo questa situazione allenatori e giocatori, è un campionato in cui devi viaggiare sul filo dell’incertezza a causa del Covid. Hai delle difficoltà che ti cambiano le carte in tavola e il fatto di avere tanti impegni e poco tempo da dedicare a te stesso incide, perché non sono dei robot. È un momento difficile da gestire, viviamo tutti questa tensione latente».
Al di là degli episodi di campo, a mettergli pressione può essere anche l’esigenza di fare risultato?
«Sono entrambe le cose. Quel momento va inserito in un contesto generale in cui si vive molto sulla gestione emotiva delle situazioni. Lui sta gestendo tutto in maniera positiva».
Il contratto in scadenza e che si rinnova solo in caso di qualificazione in Champions può incidere?
«Non ho mai avuto la percezione che il lavoro di Fonseca fosse condizionato dalla durata del contratto. Anche perché non è facile porsi come fa lui davanti alle telecamere, ha sempre avuto un atteggiamento non facile da tenere. Vuol dire che è centrato sull’obiettivo e ha l’appoggio di chi lavora con lui tutti i giorni. E questo messaggio credo lo abbia trasmesso anche all’esterno».
Si è adattato al calcio italiano?
«Una delle cose più difficili da fare a Roma è adattarsi a Roma. Altre città hanno delle particolarità e Roma ha le sue, fino ad ora si è inserito bene. Sul campo ha la sua identità e non è semplice, perché quando un risultato non arriva, o un giocatore non si esprime al meglio, trovare un’identità può essere un problema. Lui, invece, ha superato questo ostacolo. I risultati non sono una certezza, c’è un’altalena ma ricordiamo che si parla di una stagione non ordinaria: ci sono tanti impegni, le difficoltà di fare allenamento, impostare un lavoro progressivo e avere la presenza costante dei giocatori. Non sarà una stagione semplice».
La Roma può competere per i primi quattro posti?

«Ha le carte in regola, ma ci sono tante squadre che possono inserirsi nella lotta Champions».

 

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Il Messaggero