Le Olimpiadi di Tokyo iniziano ad assumere i connotati di una contraddizione in termini. «Non si può distruggere il sogno di undicimila atleti» ha ribadito ieri...
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GLI SCENARI
«Mi sento di dire che ad oggi nulla è da escludere», ha commentato ieri il presidente del Coni Giovanni Malagò. Al Cio «stanno vagliando tutte le ipotesi con cognizione di causa, ma ci sono solo due soggetti che devono prendere questa decisione: il Cio, quindi Bach, e il governo giapponese con il primo ministro Abe».
FRATTURA
Il problema è però che anche il fronte giapponese comincia a registrare le prime crepe. Kaori Yamaguchi, membro del comitato olimpico nipponico ed ex campionessa di judo, ieri ha detto che «il rinvio sembra la migliore delle soluzioni». Scatenando la reazione non del tutto entusiasta del presidente Yasuhiro Yamashita. Venerdì prossimo si riunirà il direttivo e chissà se i toni interni saranno olimpici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero