La Tivoli vuole fare chiarezza. I risultati raccolti sinora dalla squadra amarantoblu sono certamente inferiori alle attese e soprattutto inferiori rispetto agli obiettivi del...
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«Si è parlato erroneamente di addii e di tagli - spiega il presidente Sabucci - in realtà la società vuole analizzare a fondo sulla situazione generale, esaminando risultati, comportamenti e atteggiamenti, per poi prendere le necessarie decisioni». Anche la panchina di Riccardo Bracaccia non sembra al momento in discussione. «La fiducia al nostro attuale tecnico è stata confermata - prosegue il numero uno del club tiburtino - Al momento non esistono trattative o presupposti per un avvicendamento. La squadra ha bisogno di tranquillità per poter superare un momento di evidente difficoltà che la sta facendo procedere a singhiozzo».
Niente addii ma “sospensioni”, questa è la parola utilizzata da Sabucci per chiarire le indiscrezioni sugli ultimi giorni, che comprendono anche l’uscita di scena dell attuale presidente onorario Serafino Caucci. «Pur non essendo attualmente il patron, definirlo così è assolutamente riduttivo - conclude Sabucci - Serafino Caucci è prima di tutto una persona innamorata della Tivoli. La sua autosospensione ci addolora oltre modo ma credo sia legittimo e comprensibile che anche lui voglia capire meglio chi siamo e soprattutto cosa vogliamo fare. Anche Leonardo Carletti ha deciso di sospendere il suo impegno, per ragioni personali. Ci dispiace, perché la società aveva basato sulle sue indiscusse doti caratteriali e tecniche dei progetti importanti».
Guardare avanti significa intanto tornare a vincere. La Tivoli questa domenica è impegnata in trasferta sul campo del Settebagni Salario, fanalino di coda del girone. È chiaro che un risultato positivo porterebbe un po’ di fiducia in un casa amarantoblu, rasserenando gli animi della dirigenza ed anche quelli dello spogliatoio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero