Roma, Pinto: «Lavorare con Mourinho è stato impegnativo. Non direi di no al Newcastle»

«A volte sei d'accordo, a volte non sei d'accordo, ma nessuno può minimizzare il grande impatto che ha avuto alla Roma»

Roma, Pinto: «Lavorare con Mourinho è stato impegnativo. Non direi di no al Newcastle»
Tiago Pinto torna a parlare dopo aver lasciato la Roma. Il suo contratto sarebbe scaduto a giugno 2024, ma società e dirigente hanno convenuto che sarebbe stato meglio...

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Tiago Pinto torna a parlare dopo aver lasciato la Roma. Il suo contratto sarebbe scaduto a giugno 2024, ma società e dirigente hanno convenuto che sarebbe stato meglio terminare il rapporto con sei mesi d’anticipo. Ora Pinto è alla ricerca di un nuovo club pronto a ingaggiarlo, forte dell’esperienza nella Capitale a fianco di José Mourinho: «Non fraintendetemi, quando lavori con un uomo con un profilo così importante, è impegnativo. Ed è esigente perché ha vinto tanto e ha standard elevati. Non dimentichiamo che sono portoghese e ho iniziato a lavorare con lui quando avevo 36 anni, per un giovane direttore sportivo è impossibile lavorare normalmente con Mourinho. Ma ho imparato molto da lui. È uno degli allenatori più importanti della storia del calcio. Il calcio è come ogni cosa, ha dei cicli. A volte sei d'accordo, a volte non sei d'accordo, ma nessuno può minimizzare il grande impatto che ha avuto alla Roma», ha detto a inews.co.uk.

Il futuro incerto

Il futuro di Pinto è ancora incerto: «Quando ho lasciato la Roma ci ho pensato molto, sentivo che era il momento giusto, la fine di un ciclo. Ma quando ho preso la mia decisione, tutti quelli a me vicini hanno detto: 'Conoscendoti, dubito che sarai in pace dopo due settimane'. Probabilmente avevano ragione. La Roma è stata una grande sfida, ma mi piace correre rischi».

Diverse le indiscrezioni su un futuro al Newcastle: «Se un grande club come questo chiede di parlare con te, è ovvio che tu sia interessato. Il lavoro svolto dalla nuova proprietà è stato davvero impressionante: con una strategia intelligente sono partiti da una lotta per la retrocessione alla Champions League, quindi c’è un enorme potenziale. Non so se l’interesse sia vero o no, ma chi direbbe no a un progetto del genere?». 

 

 

 

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Il Messaggero