LA VIGILIA PARIGI Ha detto bene ieri Pierluigi Collina: «abbiamo voglia di sentire il fischio d'inizio». Come dire: mancano 24 ore a Francia-Romania, Euro 2016...
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VOLTARE PAGINA Il presidente del comitato organizzatore Jacque Lambert ha cercato di sdrammatizzare, senza troppo successo: ha detto che la minaccia c'è, ma non «è concreta e precisa», che comunque sono tutti «pronti a ogni evenienza», che non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella di «giocare a porte chiuse», cosa che potrebbe succedere «non solo per motivi di sicurezza ma anche, per esempio, meteorologici». Ieri il ministero dell'Interno ha lanciato un'applicazione per smartphone che avviserà in tempo reale se c'è un attentato e dove rifugiarsi. Senza contare gli hooligans, che hanno fatto alzare il livello, già non basso, di Inghilterra-Russia che si giocherà sabato a Marsiglia. Lambert ha parlato di «attenzione particolare della polizia». Il doppio perimetro di sicurezza, con doppio controllo, vale invece per tutti gli stadi, anche se il primo test di un mese alla finale di Coppa di Francia Psg-Marsiglia non è molto rassicurante, visto che sugli spalti sono arrivati botti, fumogeni e striscioni offensivi. Ma non erano ancora operativi i diecimila agenti privati ingaggiati per gli Europei, ha rassicurato Lambert, che si dice invece più preoccupato per gli scioperi che vanno avanti da settimane contro lo Jobs Act di Hollande e che non intendono rispettare una tregua per il football. «Gli scioperi nei trasporti e in altri settori, che continueranno nei prossimi giorni, ci preoccupano. Purtroppo sono indipendenti dalla nostra volontà, potremo soltanto adattarci» ha detto. Al ritiro della nazionale a Clairfontaine i Bleus sono rimasti impermeabili alle minacce. Aprono con la Romania un girone dei più accessibili della storia del calcio (vi figurano anche Albania e Svizzera). Hanno assicurato di non prendere sottogamba «una squadra compatta che non incassa gol» ma poi Koscielny e Gignac non sono stati in grado di citare nemmeno il nome di un giocatore rumeno. Inutile dire che puntano alla finale (e a vincerla). Con tredici reti nei 4 ultimi match, l'attacco guidato da Antoine Griezmann è sicuramente all'altezza, ma i problemi per mister Deschamps potrebbero arrivare dalle retrovie, mortificate da una serie di infortuni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero