Terracina, arriva il centrale Villacaro. Gestione impianti sportivi a Iannotta

Antonello Villacaro
Altro giro e altro acquisto via social di un sempre più ambizioso Terracina. Alla corte dei tigrotti arriva il centrale difensivo campano Antonello Villacaro (classe 1988),...

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Altro giro e altro acquisto via social di un sempre più ambizioso Terracina. Alla corte dei tigrotti arriva il centrale difensivo campano Antonello Villacaro (classe 1988), un biennio al Formia prima di rescindere il contratto nel dicembre 2016 e approdare all’Itri. Forte fisicamente e con grande personalità, sarà un baluardo della difesa biancazzurra e un giocatore che farà al caso del riconfermato Sergio Milo, che si aggiunge a Papa, Fratini, Carfora, Centra e Borelli ed ai confermati Monti, Campobasso, Bagnara, Fia, Carocci, Bottiglia, Pisacane e Mauti. Intanto si è finalmente chiusa la questione relativa alla gestione degli impianti del “Mario Colavolpe” e del campo San Martino B con la determina dirigenziale n. 962 dell’8 agosto 2017.


Una sola richiesta era giunta all’ente di piazza Municipio ed era stata quella del presidente Luciano Iannotta della Polisportiva Terracina calcio e l’assegnazione è avvenuta in questi giorni anche in virtù del regolamento della manifestazione d’interesse, che prevedeva l’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, ferma restando la valutazione di convenienza della proposta gestionale. In base al regolamento ed espletate le formalità di rito, il presidente Iannotta si è così aggiudicato la manifestazione d’interesse a un costo complessivo di 32.080 euro per sei anni di gestione e con il pagamento suddiviso al 50% negli anni 2017–2018.

Nei prossimi giorni il Comune e il patron si incontreranno per firmare il contratto, che prevede un minuzioso elenco di obblighi per il presidente Iannotta: per tutti gli interventi di manutenzione straordinaria delle aree, degli immobili e degli impianti, purché non siano dovuti ad assenza o carenza da parte del concessionario, ci penserà invece il Comune.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero