Quarto anno da tecnico della Rappresentativa Giovanissimi. Nel suo palmares due finali e un quarto di finale. Gianfranco Pesci è ormai un “veterano” negli...
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Quest’anno, la categoria Giovanissimi chiama l'anno 2003, un’annata che non può ancora avere i contorni ben definiti, sul piano delle qualità tecniche e caratteriali. «Sì, sono tutti giovani calciatori che, all’età di 14 e 15 anni, devono ancora formarsi, sia come persone che come atleti. Però, in loro già intravedi delle caratteristiche, per non dire delle vere e proprie qualità. E su quelle che fai leva nel formare la squadra, il gruppo». Ecco, il gruppo. Quello che i giovanissimi imparano proprio in questi anni a capire e apprezzare. «Credo che esperienze come quelle del Torneo delle Regioni per questi ragazzi significhi proprio questo: esperienza di vita. Perché non si pensa solo a giocare al calcio, ma anche a rispettare la vita comune e le sue regole».
Regole fuori e dentro il campo. «E sì, perché è vero che a questi ragazzi bisogna lasciare la possibilità di esprimersi, ma è anche vero che in una squadra devono venire fuori anche valori quali sacrificio e aiuto ai compagni». Sul piano tecnico, i Giovanissimi di Pesci partiranno con un 3-4-3, che durante la gara può trasformarsi in 4-4-2. «Andiamo piano con gli schemi. Sia per non dare vantaggi ai nostri rivali che per non ingabbiare i miei giocatori. La disciplina è importante sul piano del gioco, ma le qualità di ognuno non devono essere soffocate».
Parlare di singoli è fuori luogo con il mister di scuola Tevere Roma. Ma qualcosa si riesce a tirargli fuori. «Devo dire che qualcuno dei miei ha qualcosa in più e su questo conto molto per avere un quid in più rispetto ai nostri rivali. Chi giocherà, comunque, dovrà sapere che dovrà soprattutto impegnarsi e dare il massimo. Perché per vincere, in una squadra, la prova di un singolo non basta». Chi giocherà. Ecco, in una rosa di venti calciatori e con un torneo così intenso e veloce ci sarà spazio per tutti. «Ovviamente, come è giusto che sia in queste competizioni. Siamo qui per valorizzare i ragazzi, per dare loro un’esperienza di vita calcistica diversa. Il risultato è importante, ma deve andare di pari passo con i comportamenti».
Primo avversario la Lombardia, un ostacolo niente male da saltare. «Già, ma, come ho detto prima, qui conta affrontare tutte le gare nel modo giusto.
Il Messaggero