Tamberi contro Schwazer: l'Italia si spacca sul ritorno in azzurro di Alex

Tamberi contro Schwazer: l'Italia si spacca sul ritorno in azzurro di Alex
Gianmarco Tamberi ha lanciato un sasso scrivendo che Schwazer in nazionale «è una vergogna». Il campione del salto in alto ha attaccato duramente il marciatore:...

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Gianmarco Tamberi ha lanciato un sasso scrivendo che Schwazer in nazionale «è una vergogna». Il campione del salto in alto ha attaccato duramente il marciatore: «Non merita la maglia azzurra». Alex Schwazer ha pagato con la squalifica e paga, soprattutto, il suo comportamento. «Quello che fa arrabbiare - osserva Nicola Vizzoni, il capitano della nazionale di atletica - è che ci siamo sentiti presi in giro con le sue tante verità, le ritrattazioni. Lui non ha mai seguito una linea». Vizzoni, però, a differenza di Tamberi, è convinto che anche Schwazer deve avere un'altra opportunità. «C'è un regolamento che prevede che una volta finita la squalifica l'atleta può essere reintegrato. Come tutte le leggi, va rispettata». Il martellista azzurro ricorda che c'è una carta etica che vieterebbe a Schwazer la maglia azzurra. «Chiunque incorra in squalifiche pari o superiori ai 2 anni, sulla base delle attuali normative anti-doping, perde, da quel momento, il diritto a vestire la Maglia Azzurra, simbolo sportivo dell'Italia» è il testo della “carta”. Però, il documento è entrato in vigore nel 2014 mentre Schwazer è stato squalificato prima. Quindi, per lui non può essere applicata.


 
«Ognuno può dare il giudizio che vuole - aggiunge Vizzoni - ma noi dobbiamo rispettare le leggi».

Ieri il marciatore ha terminato di scontare la squalifica. Matteo Galvan, quattrocentista delle Fiamme Gialle, ha rincarato il pensiero di Tamberi. «Finalmente qualcuno che dice come la pensiamo in molti (se non tutti)!! Buffone lui e il suo entourage!!», ha scritto su Fb. «Io ho raccolto i commenti del campo atletico - ha aggiunto Galvan - Certo, c'è sempre la seconda opportunità, però ribadisco il fatto di mantenere la nazionale pulita. Non dobbiamo creare il primo caso: poi tutti gli altri potrebbero rientrare. Noi siamo estranei a tutto questo». Tra una settimana, Schwazer sarà in gara alla Coppa del Mondo di marcia nella 50 km. Alex sì Alex no. Malagò al riguardo ha affermato che «ci sono le regole che devono essere rispettate, e le regole le fanno gli organismi internazionali e a quelle dobbiamo attenerci». Sulla tempesta innescata da Tamberi è intervenuto anche Sandro Donati. L'allenatore di Schwazer ha rimproverato il saltatore: «Alex è una persona che ha sbagliato, che ha sofferto tantissimo per il suo errore». Nessun dubbio su ciò: solo che Schwazer ha sbandierato troppe verità sul suo doping invece di affrontare la vicenda con umiltà. Ecco quello che non gli viene perdonato, non certo l'“errore” dell'Epo. Altri, in passato, non hanno avuto i problemi di Alex. Pensiamo ad Andrea Longo, al martellista Paoluzzi, al lanciatore Zerbini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero