Superlega, la Premier league alza il muro: ecco il “libro bianco” che vieta ai club di partecipare

Superlega, la Premier league alza il muro: ecco il “libro bianco” che vieta ai club di partecipare
Mai più fughe verso ipotetiche ed immaginarie Superleghe europee. Il calcio inglese, scottato dal tentato blitz dell’aprile 2021 di Manchester United, Manchester...

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Mai più fughe verso ipotetiche ed immaginarie Superleghe europee. Il calcio inglese, scottato dal tentato blitz dell’aprile 2021 di Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Arsenal e Tottenham, ma anche costretto a imporre una regulation di fronte agli interessi di colossi economici statunitensi, arabi e qatarioti, vivrà oggi una giornata importante: il governo britannico presenta infatti alla Camera dei Comuni il “libro bianco” sulla governance. Il piano è quello di stabilire un sistema di regole fondamentali «per supervisionare la sostenibilità finanziaria del football made in England e riportare i tifosi al centro di questo sport». Dopo il dibattito parlamentare ed eventuali correzioni, questo regolatore sarà convertito in legge. Il primo ministro Rishi Sunak dice al riguardo: «Sappiamo che ci sono sfide reali che minacciano la stabilità dei club grandi e piccoli. Questi nuovi piani salvaguarderanno questo gioco bellissimo per le generazioni future». 

 

 

Il regolatore si occuperà di diversi aspetti delicati: il controllo delle licenze; verifica preventiva della solvibilità finanziaria dei club che dovranno presentare «solidi modelli di business»; test più rigorosi per aspiranti nuovi proprietari, britannici e stranieri; divieto assoluto di partecipare a competizioni separatiste come la Superlega europea; ridistribuzione delle ricchezze con un incremento delle risorse destinate alle categorie inferiori; maggior voce in capitolo ai tifosi; prevenire il fallimento di club storici, come nel caso del Bury e del Macclesfield. C’è anche la difesa di un’eccellenza britannica. «Il calcio inglese rimane una delle maggiori esportazioni culturali del Regno Unito. Rappresenta un modello per club e leghe di tutto il mondo», è scritto nel testo di presentazione del libro bianco.

 

 

La tentazione Superlega è una delle questioni di fondo: con questo regolatore il calcio inglese proteggerà se stesso e quella che, all’atto pratico, è già una Superlega: la Premier. L’altro tema delicato è quello dell’idoneità del test per aspiranti nuovi proprietario: l’acquisizione nell’ottobre 2021 del Newcastle da parte del fondo sovrano dell’Arabia Saudita e le offerte recapitate la scorsa settimana ai Glazer per il Manchester United hanno animato un dibattito anche extracalcistico. Amnesty International ha esortato la lega a modificare il test per affrontare le questioni relative ai diritti umani. L'offerta per il Manchester United dello sceicco Jassim bin Hamad Al Thani, presidente di una delle maggiori banche qatariote, preoccupa i gruppi LGBTQ+. C’è poi anche la solita battaglia per il denaro: English Football League, ovvero Championship, League One e League Two, reclamano maggiori risorse.

La Premier, sballottata tra offerte allettanti di nuovi investitori e richieste di maggiori contributi economici da parte delle leghe inferiori, avverte: «È fondamentale che la regolamentazione non danneggi il gioco o la sua capacità di attrarre investimenti e far crescere l'interesse».

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Il Messaggero