«Un Papélon», una figuraccia. Questa la parola che, nelle ultime ore, è entrata con prepotenza nel dizionario del calcio argentino. Alla Bombonera - dove si sarebbe dovuto...
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La partita si interrompe per quasi un’ora sul risultato di 0-0 dopo 45’, finché l’arbitro Herrera - dopo essersi consultato con i dirigenti della Conmebol - opta per la sospensione del Clasico di Libertadores. Il River, sicuro del fatto che non si potesse proseguire, accetta la decisione dei vertici della federazione sudamericana. Il Boca, invece, si dispone in campo come se volesse disputare la partita. Nel frattempo, l’ambiente si scalda e la preoccupazione maggiore diventa l’evacuazione in sicurezza degli ospiti. Una situazione limite che blocca le due squadre in quello che sembra un gioco di nervi lungo un’altra ora: nessuna delle due vuole abbandonare il campo per prima. Un paradossale atto di rispetto (e timore) nei confronti delle rispettive tifoserie. Le fonti ufficiali, invece, sostengono che si sia trattato di un’azione pianificata con l’assenso dei dei calciatori, affinché si organizzasse la sicurezza necessaria fuori dallo stadio.
Finalmente si giunge all’accordo che le squadre escano insieme, anche per dare un segnale di distensione. Il River Plate si avvia verso l’uscita, senza che i giocatori del Boca avanzino, e cominciano a piovere oggetti sul tunnel. Gli ospiti - mal tutelati dalle forze dell’ordine e dagli addetti alla sicurezza - indietreggiano e aspettano maggiori garanzie per uscire con la Bombonera quasi vuota. Dopo vari tentativi, la squadra di Gallardo finalmente riesce a imboccare il tunnel, prima di attendere ancora dentro il proprio autobus.
Secondo le interpretazioni dei media argentini, i 45’ minuti mancanti potrebbero essere giocati già entro domenica, riprendendo dal risultato di 0-0 (all’andata era finita 1-0 per il River). La vittoria, però, potrebbe essere assegnata a los milionarios, se venisse dimostrata una responsabilità del Boca Juniors. Dalle immagini diffuse dalle emittenti argentine, si vede un tifoso che forse con una piccola fiamma ossidrica rompe la grata che lo separa dal tunnel. Un tifoso xeneize che peraltro già non godrebbe più del permesso di entrare allo stadio. Una notte nera per Buenos Aires e per la Libertadores. L'Argentina riflette, in attesa del referto arbitrale.
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Il Messaggero