Assofederazioni da Sabelli, Binaghi: «Aperto un cantiere»

Assofederazioni da Sabelli, Binaghi: «Aperto un cantiere»
Un incontro di quattro ore con al centro presente e soprattutto futuro dello sport italiano. Erano nove i presidenti federali collegati ad Assofederazioni presenti oggi al tavolo...

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Un incontro di quattro ore con al centro presente e soprattutto futuro dello sport italiano. Erano nove i presidenti federali collegati ad Assofederazioni presenti oggi al tavolo organizzato dal presidente e ad di Sport e Salute Rocco Sabelli. Tra i big Angelo Binaghi (Fit), Gianni Petrucci (Fip), Renato Di Rocco (Fci) e Paolo Barelli (Fin), quest'ultimo uscito dopo solo un'ora di colloquio. Assenti invece, oltre alla Figc che non fa parte di Assofederazioni, il presidente della Fipav Cattaneo e quello della Fidal Giomi, impegnato a Matera per il Mennea Day. All'uscita, soddisfatto il numero uno della Fit, Angelo Binaghi: «Abbiamo parlato di sport a 360 gradi come si deve fare più spesso. Per migliorare in efficienza e usare meglio i soldi, andrà meglio per tutti. Domani ci riuniamo di nuovo per parlare di scuola. Si è aperto un tavolo, un cantiere, speriamo in futuro di poter contare su altri presidenti di buona volontà». «Sui contributi avevo ragione - ha aggiunto - c'è un modello che ci è stato coperto per anni. Li vedremo, finalmente. Oggi ci è stato ribadito che ci sarà oggettività, è finita la bancarella e verranno premiati i migliori. Si passa al medioevo al futuro». Hanno deciso di disertare il confronto, tra gli altri, il numero uno della Fick Luciano Buonfiglio e quello della Fis Giorgio Scarso. «Non vado perché Assofederazioni non è rappresentativa del nostro mondo. Prima di parlare di sport, Sabelli deve prima conoscere bene il nostro movimento», ha detto Buonfiglio. «Assofederazioni - ha aggiunto Scarso - è nata per interloquire con il Coni su alcune tematiche, mentre ora si è trasformata come parte in causa, ma evidentemente molti presidenti, anche di Assofederazioni, non ne vedono la legittimità. Ora c'è poca serenità, il mio appello è che il mondo dello sport ritrovi serenità soprattutto in chiave di preparazione olimpica».
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Il Messaggero