Prima severa lezione per la matricola Spezia. A imporla, con un sonoro poker, è il Sassuolo, già in ottima forma campionato. Al Manuzzi di Cesena, l’esordio in...
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L’avvio della squadra di Italiano è tambureggiante e contrassegnato da grande entusiasmo. Sfortuna vuole che dopo 12 minuti, al primo vero affondo, gli emiliani trovino la via del gol con un chirurgico diagonale di Djuricic. Caputo insacca anche al 23’ ma in posizione di offside confermata dal Var. Il primo, storico, gol dello Spezia è firmato da Galabinov, di testa da posizione ravvicinata su cross di Matteo Ricci. La reazione del Sassuolo è veemente ma non va oltre la traversa colpita da Locatelli.
Tutt’altra musica nella ripresa. Caputo e compagni schiacciano lo Spezia nella propria metà campo. E’ un assedio che trova compimento al 63’ con il rigore fischiato per l’atterramento in area di Caputo da parte di Zaet. Berardi trasforma e il muro spezzino crolla definitivamente. Defrel fa tris al 66’ su cross da destra di Caputo che al quarto tentativo, dopo tre annullamenti (23’, 56’ e 71’), si vede finalmente convalidare la marcatura del definitivo 4-1. Il finale vede uno Spezia arrembante ma sfortunato, con la traversa colpita da Galabinov. Tre punti importanti per il cammino del Sassuolo. L’inesperienza costa cara allo Spezia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero