Spalletti: «La Roma si risolleva da sola, io devo solo fare meno danni possibile»

«Juventus e Napoli sono due grandissime squadre, con due grandissimi allenatori. Hanno due società importanti alle spalle. Sono squadre che non danno il tempo di...

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«Juventus e Napoli sono due grandissime squadre, con due grandissimi allenatori. Hanno due società importanti alle spalle. Sono squadre che non danno il tempo di ragionare, ti vengono addosso con forza e spesso di obbligano a sbagliare. Sono il massimo dell'espressione del nostro calcio. E' giusto che se la giochino loro e spero possa vincere quella che gioca meglio». Lo ha detto il tecnico della Roma Luciano Spalletti, arrivando allo Stadio Olimpico per l'annuale incontro tra arbitri, dirigenti, allenatori e calciatori di Serie A. E i giallorossi? «La Roma non è così lontana dalle due in vetta. Ho potuto rivedere la nostra partita di ieri e, guardandola, qualcosa mi è sembrato migliore. Però bisogna essere più bravi a fare squadra corta, altrimenti diventa difficile aiutarsi tra i reparti».


I giocatori. «Io non devo risollevare niente, la squadra di risolleva da sola. Contano i giocatori. L'allenatore deve fare meno danni possibile. È chiaro che il sentimento e la responsabilità di una squadra come la Roma vadano evidenziati. Noi portiamo il nome, il nostro nome, in giro per il mondo. Per cui ci deve essere una qualità interiore che dobbiamo evidenziare».
 


El Shaarawy e Perotti. «Quando si cambia una squadra, si hanno degli stimoli superiori per andare al di là del nostro meglio. Queste due situazioni sono diverse. Perotti è già un giocatore maturo, ha già fatto vedere in più campionati la qualità che possiede. Stephan si era un pochettino perso, è un ragazzo che ancora deve formarsi e sicuramente l'ambiente di Roma gli farà trovare subito la scorciatoia perché non ti permette di aspettare molto tempo per guadagnare delle caratteristiche». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero