Spal, Semplici: «Siamo piccoli, ma ambiziosi»

Semplici
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Il tecnico spallino Semplici arriva in sala stampa in maglietta. Ha lasciato negli spogliatoi la divisa ufficiale, la giacca e la camicia. La sua squadra è seconda, lui usa un look sportivo quasi a sottolineare che l'umiltà non va persa nonostante un avvio spumeggiante. «Se mi avessero detto che saremmo stati secondi dopo quattro giornate? Beh, non mi sarei solo messo a ridere: avrei anche ballato». Preoccupato, non potrebbe essere altrimenti, il tecnico dei bergamaschi Gasperini. «La Spal ci ha surclassati e quindi abbiamo perso nettamente. C'è da preoccuparsi e questo è un dato di fatto. Il problema più grosso è che non siamo concreti. Davanti non incidiamo: non siamo pericolosi. In più stiamo diventando vulnerabili anche in difesa sulle palle alte. Insomma, stiamo perdendo entusiasmo. Poi sì, alla fine c'era un rigore evidente su Ilicic e nemmeno il Var è intervenuto. Non capisco come funziona quest'anno la tecnologia: io ho perso il filo». Alla vigilia Gasperini aveva chiesto a Petagna di fare il bravo. Invece... «Andrea ha fatto molto per noi, se trova confidenza col gol alza il suo valore. Stavolta è stato bravo e un pò fortunato sul secondo. Ha fatto bene ad esultare, ci sta». «I ragazzi hanno fatto una prestazione di grande carattere, contro una formazione esperta come l'Atalanta. Abbiamo tenuto bene il campo, con una consapevolezza diversa rispetto all'anno passato - ha detto ancora Semplici - Ci sono più convinzione ed autostima. Abbiamo cercato di capire dove sbagliavamo. Subivamo di più le partite, quest'anno vogliamo offrire una calcio più aggressivo e propositivo nella riconquista della palla. Non sempre ci riusciremo, ma questa deve essere la nostra forza». Senza perdere di vista la realtà: «Dobbiamo restare con i piedi per terra, però questa consapevolezza ci deve dare fiducia. Il nostro obiettivo? Resta la salvezza, siamo piccoli ma ambiziosi e speriamo di migliorarci rispetto all'anno scorso, mostrando le nostre qualità».
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Il Messaggero