Sta facendo rumore in Spagna la scelta della Liga di far disputare negli Usa una partita di campionato 'di primo pianò, un accordo della durata di 15 anni con la media...
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Il presidente della Liga, Javier Tebas, va all'attacco dell'Uefa sul tema del fai play finanziario e nel suo j'accuse chiama in causa quelli che chiama «club-Stato» come il Paris Saint Germain ed il Manchester City, ma anche l'Inter. Un nuovo affondo contro il club nerazzurro dopo quello sul caso Modric che ha indotto l'Inter ad adire a vie legali nei confronti del manager spagnolo. In un'intervista a «El Mundo», Tebas ha risposto ad una domanda sulla possibilità che il Psg debba liberarsi di Mbappé (che interessa al Real Madrid, ndr), acquistato a peso d'oro la scorsa stagione, per rispettare il financial fair play, dicendosi «pessimista» in proposito. «Al di là di questo caso, non credo che l'Uefa affronterà il problema come dovrebbe essere fatto. Si dovrebbe prendere invece il toro per le corna, altrimenti non ci saranno rimedi - ha affermato Tebas - E non parliamo più solo del Psg o del City, ma anche dell'Inter, come abbiamo visto nel caso di Modric». «Non c'è bisogno che dietro un club ci sia uno Stato - ha proseguito - è sufficiente che ci sia un grande capitale per causare inflazione e dumping in settori molto regolamentati, come la Liga. Quest'anno - ha annunciato - lavorerò molto su questo fronte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero