Napoli, Juve, Atalanta, Inter e Roma a caccia del jolly europeo

Napoli, Juve, Atalanta, Inter e Roma a caccia del jolly europeo
Il futuro è oggi. Dal 2010 nessuna squadra italiana riesce più a vincere una coppa europea. Può essere questo l’anno buono? Presto per dirlo. Ma di...

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Il futuro è oggi. Dal 2010 nessuna squadra italiana riesce più a vincere una coppa europea. Può essere questo l’anno buono? Presto per dirlo. Ma di sicuro l’urna di Nyon qualche segnale in più lo darà.

Finora le squadre che mirano al successo hanno scherzato. I gironi qualificazione, soprattutto in Champions, hanno rispettato in pieno i pronostici. Sì, piangono Inter e Ajax, mentre ride l’Atalanta. Ma a volerla dire tutta, secondo istituti di ricerca e siti specializzati i valori delle rose di giocatori di Inter e Ajax sono inferiori a quelli di Borussia Dortmund e Valencia, mentre il valore della rosa dell’Atalanta è superiore a quello dello Shakhtar Donetsk. Calcoli puramente economici che nulla tolgono al significato entusiasmante della qualificazione della squadra di Gasperini. Un risultato così straordinario da rendere quasi ininfluente il sorteggio odierno. Comunque vada, sarà un successo. Sia che i nerazzurri si possano confrontare con grandi come Barcellona o Liverpool, sia che abbiano addirittura la possibilità di giocarsela con Lipsia o Valencia.
PERICOLO SCHICK
Dalla seconda urna in cui è egualmente collocato, è piuttosto il Napoli a vivere con grande apprensione l’esito delle estrazioni. Chissà se Gattuso in un paio di due mesi riuscirà a ridare serenità a un ambiente dissestato. In caso affermativo, pescare il Valencia o il Lipsia significherebbe partire favoriti, per quanto il Lipsia, da ieri capolista solitario in Bundesliga, con il suo allenatore baby, il 32enne Nagelsmann, il suo gioco spumeggiante, e la ritrovata vena di Schick, probabile grande rimpianto giallorosso, sarebbe avversario da prendere con le molle. Ma molto meno temibile di Barcellona, Manchester City, Paris St. Germain e dello stesso Bayern Monaco, dal rendimento altalenante ma pieno di campioni.

Per la Juventus invece gli spauracchi sono soltanto due, se si può parlare di spauracchi per una squadra che la Champions la vuole assolutamente vincere: uno è il vecchio Real Madrid, temibile per tradizione, storia e abitudine al successo, più che per come è adesso davvero (ma a febbraio tornerà Hazard, uno dei campionissimi che si sta un po’ risparmiando in vista dell’Europeo); l’altro è il Tottenham di Mourinho, da evitare proprio per via di Mourinho: è bastato lui a ridare verve a una squadra che in Premier aveva il passo della tartaruga. Le altre possibili avversarie sono decisamente inferiori ai bianconeri: Lione e Borussia Dortmund soprattutto, ma anche il Chelsea di oggi, squadra brillante, ma troppo giovane per spaventare i grandi.

EVITARE IL SIVIGLIA

In Europa League invece forse mai come in questa stagione vi è la possibilità per le italiane rimaste, Inter e Roma, di puntare al successo finale. Dalla Champions non è retrocessa nessuna squadra veramente pericolosa. Lo stesso Ajax, senza più de Ligt e de Jong, i due pilastri dell’anno scorso, gioca bene ma manca di spessore. Sì, la Roma, per sua colpa non testa di serie, potrebbe trovarsi subito davanti a un ostacolo serio, ma nessuno insuperabile. Le migliori inglesi in lizza, Manchester United e Arsenal, sembrano in netta crisi. Delle spagnole inquieta soltanto il Siviglia. Le altre sono tutte alla portata. Ancor più, le possibili avversarie dell’Inter, che preferirebbe giusto evitare, così presto, le tre tedesche (Bayer, Eintracht e Wolfsburg) e il Wolverhampton, giusto perché inglese Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero