Sci Alpino, Goggia squalificata dopo l'errore in discesa libera. Il tabù azzurro e la delusione di Sofia: «Anche Tomba fallì da favorito»

Sci Alpino, Goggia squalificata dopo l'errore in discesa libera. Il tabù azzurro e la delusione di Sofia: «Anche Tomba fallì da favorito»
Per lo sci azzurro la discesa libera resta un tabù. Lo stesso per Sofia Goggia in un Mondiale. «Le gare secche sono così», addio ai sogni di gloria in...

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Per lo sci azzurro la discesa libera resta un tabù. Lo stesso per Sofia Goggia in un Mondiale. «Le gare secche sono così», addio ai sogni di gloria in quel di Meribel, in una manifestazione dove Federica Brignone e Marta Bassino hanno ottenuto l'oro rispettivamente in combinata e in superG, e dove la sciatrice bergamasca - arrivando come favorita - non è riuscita a rispettare le attese nella specialità dopo aver dominato l’intera stagione in Coppa del Mondo. La gara di Sofia Goggia, iniziata col pettorale numero sei, viene bruscamente interrotta dopo il terzo intermedio, quando incrocia lo sci e inforca con la gamba sinistra una porta rossa nel settore finale, uscendo dal tracciato poco prima di tagliare il traguardo.

Oro a Jasmine Flury

Il suo volto al termine preannuncia il verdetto della squalifica, in una gara dove la medaglia sembrava assicurata. L'Oro va alla ventinovenne Jasmine Flury, che prima di oggi non aveva mai vinto in discesa libera. La svizzera, partita col pettorale numero due, si è messa alle spalle di quattro centesimi l'austriaca Nina Ortlieb, e a dodici la connazionale Corinne Suter. Difficoltà per tutte le altre con le condizioni di pista velocemente peggiorate. La migliore delle azzurre è stata Elena Curtoni, solamente tredicesima.

Le difficoltà di Sofia

«Più che delusione, provo dispiacere perché ho dato quello che potevo - ha raccontato la Goggia a fine gara - ma in quel momento mi sono ritrovata nella porta. È stata talmente veloce la dinamica che non ero neppure sicura di aver inforcato, infatti ho finito la mia gara. Capita, anche Tomba fallì da favorito. Rimane solo il dispiacere di non aver raggiunto un obiettivo che tutti volevamo. In questa pista andava trovato il connubio perfetto tra far velocità e rallentare un po'». Il riferimento è anche ad un buco nel palmares che stona con la carriera dell'azzurra: dopo la medaglia d’oro in discesa alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang e quella d’argento a Pechino, in un Mondiale non è mai riuscita neppure a salire sul podio nella specialità prediletta. 

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Il Messaggero