Chris Smalling non ha ancora giocato un minuto in Serie A, ma dal suo arrivo a Roma si è reso conto di quanto il calcio italiano possa accrescerlo dal punto di vista...
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L’arrivo a Roma, dunque, rappresenta una sfida da vincere: «Questa è l’occasione perfetta per provare a vivere in una cultura diversa. È un cambiamento totale, anche se il calcio è ancora lo stesso. Il mio periodo nello United è stato pieno di alti e bassi. Come giocatore è sempre difficile se cambi tecnico». Chiusura sulla mancata convocazione in Nazionale e i casi di razzismo: «Sono deluso. Ero abituato ad andare in Inghilterra quando giocavo per United. Il mio obiettivo è sempre quello: essere convocato. Speriamo che gli organi di governo, le leghe calcistiche e i calciatori possano essere più uniti. Sento che questa coesione ultimamente sta crescendo. Resta comunque deludente affrontare tutto ciò quando ci sono bambini che ti guardano in tv. Non deve esistere il razzismo». Nessuna indicazione sul futuro: «Durante una stagione possono succedere molte cose». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero