Sermoneta, si volta anche in coppa. Gesmundo: «Ora vogliamo il trofeo»

Mister Francesco Gesmundo (foto Topini)
«Volevamo il passaggio del turno. La Vis Artena è un’ottima squadra e non a caso è prima nel girone A (insieme a Crecas e Ladispoli, ndr). La Coppa...

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«Volevamo il passaggio del turno. La Vis Artena è un’ottima squadra e non a caso è prima nel girone A (insieme a Crecas e Ladispoli, ndr). La Coppa Italia è una competizione alla quale teniamo molto e cercheremo ora di arrivare fino in fondo perchè è sinonimo di prestigio per il nostro club. Sulla prestazione nulla da dire, voglio spendere un elogio a chi finora è stato meno impiegato ed è entrato in campo con la cattiveria agonistica e la mentalità giuste». L’allenatore del Latina Scalo Sermoneta Francesco Gesmundo plaude ai suoi ragazzi dopo la qualificazione tra le prime otto della Regione grazie all’1-1 di Artena. «Stiamo vivendo un periodo smagliante anche con la vetta del girone B, tutto questo ci gratifica e ci spinge a non mollare e continuare su questo passo».

Anche il direttore generale Paolo Cargnelutti è sulla lunghezza d’onda di Gesmundo: «Non possiamo fare altro che goderci il momento. Anche ad Artena abbiamo giocato da grande squadra, con l’atteggiamento giusto. A questo punto ci vogliamo confermare e penso che se una matricola come la nostra è al comando è tutto meritato. Il nostro lavoro è sotto gli occhi di tutti ed è seguito in prima linea dal presidente Antonio Aprile e dal ds Walter Pelle, bravo nel suo lavoro di scovare giocatori utili alla nostra causa». L’attaccante ex Triestina Stefano Aquilani, autore del gol qualificazione, forma insieme ad Onorato e Peressini il micidiale tridente offensivo. «Il mio gol è stato fondamentale e sono ovviamente contento. Stiamo vivendo un’ottima fase della stagione, ma sappiamo che il cammino è ancora lungo. Ci fa piacere ricevere complimenti da tutti, ma restiamo perfettamente consapevoli che bisogna guardare partita dopo partita perché i momenti brutti arriveranno e in quelle occasioni dobbiamo farci trovare pronti ”.



 
 
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Il Messaggero